A Melfi ci sono non poche preoccupazioni per la ripresa della scuola, in particolare per l‘Istituto Berardi-Nitti.
A questo proposito ecco la lettera di Michele Petraroia (presidente Anpi Basilicata) indirizzata al:
- Sindaco del Comune di Melfi;
- alla Regione Basilicata;
- al MIUR Basilicata:
“L’art 34 della Costituzione recita testualmente:
‘La scuola è aperta a tutti.
L’istruzione inferiore, è impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso’.
Onde salvaguardare un diritto costituzionale fondamentale per la formazione dei cittadini è indispensabile agire sul piano istituzionale a tutela degli studenti per preservare le buone pratiche maturate nell’organizzazione scolastica locale.
Fermo restando le competenze della Regione Basilicata e dell’USR – MIUR in materia, si sollecita ogni utile presa di posizione sulla scelta di assegnare la Dirigenza dell’Istituto Berardi-Nitti con oltre 800 studenti in reggenza.
La mole di adempimenti amministrativi, di programmazione e gestione dell’attività didattica, e le misure di prevenzione e sicurezza sanitaria anti-Covid, rendono estremamente problematica l’organizzazione delle scuole e in particolare degli Istituti che operano su più plessi e con un elevato numero di studenti.
Nella comunità di Melfi non mancano criticità legate a famiglie con entrambi i genitori impegnati su più turni lavorativi o situazioni di disagio sociale che possono essere fronteggiate con maggiore efficacia da Istituzioni Scolastiche messe in condizione di assolvere al meglio alla propria attività.
La reggenza non può e non deve diventare la soluzione strutturale nelle nostre scuole se si vuole preservare il rispetto dell’art.34 della Costituzione sul diritto allo studio.
Distinti saluti”.