Aiuti su aiuti per le famiglie che hanno perso la loro casa nell’incendio divampato a Melfi, in contrada Bicocca.
L’appello delle mamme per i bambini della Scuola Cappuccini, quello di don Vincenzo D’Amato per svuotare gli appartamenti colpiti, la raccolta fondi indetta dall’A.S. Melfi Calcio e l’impegno di altre organizzazioni e associazioni locali, non sono passati inosservati agli occhi e, soprattutto, al cuore di coloro che hanno visto tutti i loro sacrifici andare in fumo.
Ecco la lettera piena di amore di una persona colpita nel profondo, non solo dalle fiamme e dalla distruzione, ma anche dalla generosità spontanea che la città federiciana sta dimostrando giorno dopo giorno:
“A volte un semplice grazie non può bastare.
Noi stiamo bene, io e la mia famiglia siamo confusi e commossi da quanto avete fatto.
Non saprei come spiegar questo miracolo.
Prego tutti di non preoccuparsi per favore, ho ricevuto affetto e doni che mi hanno commosso e sconvolto, non avrei mai potuto immaginare che la solidarietà avesse questi connotati.
Le persone care, i familiari, gli amici e specialmente gli sconosciuti, quelli che ci hanno trasmesso coraggio, sono il segno che l’umanità è quanto di più meraviglioso caratterizza ogni essere.
Vi ringrazio, tutto quello che non possiamo dire so che potete vederlo nei nostri cuori.
Noi cercheremo di risollevarci, statene certi.
Grazie, Grazie Melfi!
Grazie a coloro che hanno fatto accendere in noi questa luce.
Onore a ogni gesto e a ogni famiglia che ha reso possibile questo.
Grazie! Grazie! Grazie!”.
Parole che sanno di speranza, una speranza che nasce dalla capacità di rialzarsi e fidarsi gli uni degli altri, dando vita ad un circolo virtuoso fatto di scambio, comprensione e solidarietà verso il prossimo.