Lo scorso 1° Giugno si è conclusa la XXVI edizione del Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani, presso il Teatro greco Akrai di Palazzolo Acreide, dove ogni anno studenti di istituti superiori, università e accademie, provenienti da tutto il mondo, presentano originalissime riletture dei testi classici, greci e latini.
Con grande orgoglio e soddisfazione, tra le scuole selezionate a prendere parte alla manifestazione, era presente anche il Federico II di Melfi, che, il 28 Maggio ha calcato, per la prima volta, le scene del Festival.
I 26 studenti del gruppo teatrale “Luci della ribalta”, sotto la regia della prof.ssa Buonadonna Marilena, hanno liberamente interpretato il testo classico “Le donne al parlamento”, la commedia di Aristofane, che narra dell’astuto raggiro con cui le donne ateniesi del IV secolo, travestite da uomini, presero il potere, spodestando gli uomini.
Commenta la prof.ssa Buonadonna:
“L’entusiasmo era palpabile, l’emozione alle stelle, e mi ha riempito il cuore di gioia percepire, viva e fortissima, nell’affaccendarsi degli studenti a ripetere le battute dietro le quinte, ad aiutarsi con il trucco e con i costumi di scena, la ritrovata felicità di stare insieme grazie alla condivisione di questa esperienza altamente formativa, per la quale sento di dover ringraziare la mia dirigente Elena Pappalardo per la sua lungimiranza e per avermi sostenuta”.
Agli spettatori, che in più di un momento hanno interagito divertiti con i personaggi in scena, sollecitati dalle battute e dagli spunti musicali freschi e moderni, gli studenti del Federico II di Melfi, con consapevolezza, hanno rivolto il monito a divenire tutti protagonisti attivi della parità di genere e ad impegnarsi contro ogni forma di discriminazione.
Questa la riflessione conclusiva che Prassagora, la coraggiosa protagonista della commedia e leader delle donne al potere, ha rivolto agli spettatori, oltrepassando le reali intenzioni dell’autore Aristofane, misogino e fermamente maschilista:
“Per noi donne è stato necessario cambiarsi d’abito per rovesciare stereotipi e ottenere quanto consuetudini e tradizioni vietavano.
Che la saggezza e il buon senso d’ora in poi ci guidi sempre.
Dipende anche da voi, da noi tutti fare in modo che A NESSUNO SIA NEGATO IL DIRITTO DI AVERE DIRITTI”.
Conclude la prof.ssa Buonadonna:
“La cultura classica sorprende sempre, presentando scenari che possono diventare strumento per lo sviluppo della consapevolezza civica e della cittadinanza attività.
Siamo nani sulle spalle dei giganti, che sono i grandi autori della classicità, coloro che hanno costruito, mattone su mattone, l’edificio della civiltà e ce lo hanno consegnato in eredità, perché a nostra volta ce ne facciamo portavoci e fautori.
Tra le tante idee di cui siamo debitori agli antichi vi è appunto la concezione del teatro come evento partecipativo fortemente significativo, che promuove la condivisione, la socializzazione, il reciproco supporto, il rispetto.
Durante la manifestazione del Festival, gli studenti del Gruppo teatrale hanno vissuto non solo l’esperienza come attori, ma anche quella come spettatori dell’Agamennone di Eschilo e l’Edipo re di Sofocle, due straordinari spettacoli, della stagione teatrale promossa dall’Inda, presso il teatro Greco di Siracusa.
Sono stati due momenti incredibili, di forte impatto emotivo, che hanno suscitato grande e positivo consenso da parte dei giovani spettatori, costituiti anche da 60 studenti delle classi terze del classico, scientifico, scienze applicate e linguistico del Federico II, che hanno accompagnato il gruppo teatrale e che hanno potuto sperimentare tangibilmente l’importanza e il valore del teatro come uno spazio di crescita umana e civile per i giovani.
Quella del Festival dei giovani è un’iniziativa lodevole, curata con grande professionalità, sensibilità e cordialità da Sebastiano Aglianò, un’esperienza e un’opportunità di altissimo valore formativo che ci auguriamo vivamente di poter ripetere”.