Rende noto un portavoce di FCA:
“Nello stabilimento di Melfi la produzione di Jeep Compass e Renegade PHEV passerà dal prossimo 15 Febbraio da 10 a 15 turni grazie all’evoluzione del segmento delle vetture elettrificate a livello nazionale e internazionale e al crescente successo dei modelli prodotti nello stabilimento lucano per i mercati globali.
Sempre da Febbraio un’analoga turnazione l’avrà anche la Jeep Compass a motore termico attualmente in produzione su 10 turni.
Una specifica formazione per le nuove produzioni sarà fatta con una parte dei lavoratori provenienti dalla linea della Jeep Renegade e della 500X che, nel frattempo, a partire dal 4 Gennaio, sarà rimodulata con un orario a 15 turni settimanali rispetto agli attuali 20 turni con un temporaneo ricorso alla Cassa integrazione guadagni ordinaria che interesserà, a rotazione, per un periodo di 6 settimane, circa il 25% del personale oggi operante sulla linea.
La rimodulazione della turnazione permetterà allo stabilimento di essere maggiormente efficiente in tutte le sue produzione con l’obiettivo di avere un costante adattamento organizzativo alle quotidiane evoluzioni del mercato che registra ancora gli effetti dell’emergenza epidemiologica da Covid-19″.
Così commentano FIM, UILM, FISMIC, AQCF, UGL:
“Il 4 Gennaio 2021 sarà una data da ricordare per tutti i lavoratori di Melfi, perché si volterà decisamente pagina dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro in Fca: si lavorerà su 15 Turni su entrambe le linee, dal lunedì al venerdì, su tre turni mattina, notte e pomeriggio.
È un risultato da tempo richiesto dalle Organizzazioni Sindacali, che oggi si concretizza rappresentando così un cambiamento radicale e positivo per TUTTI, anche nell’ottica di migliorare la qualità del rapporto LAVORO/FAMIGLIA.
Facciamo un passo indietro, non al prato verde di Melfi, bensì al 2015 quando dopo un periodo di crisi del settore automobilistico Melfi grazie agli investimenti di Fca, alle scelte sindacali di alcuni ed alla svolta produttiva nella realizzazione di macchine non più del segmento B ma dei Suv, furono istituiti i 20 turni di lavoro, che hanno consentito un ulteriore rilancio dello stabilimento, non solo con l’assunzione di circa 1800 giovani ma anche con nuove, vere e concrete opportunità in tutte le aziende dell’Indotto.
Dopo anni in cui le terre affamate del sud sembravano rassegnate ed i giovani continuavano a decidere di emigrare, si tornava a parlare di LAVORO.
Come ogni volta che si fanno delle scelte e dopo il necessario rodaggio delle stesse, si devono necessariamente tirare le somme, ebbene nonostante le difficoltà intercorse, oggi possiamo dire che grazie a quelle scelte abbiamo accresciuto il lavoro, sia in termini quantitativi ma soprattutto grazie a tutti i lavoratori abbiamo gettato le fondamenta del futuro sviluppo di Melfi.
Questi ultimi 5 anni sono trascorsi a dibattere sull’utilità o meno dei 20 turni ed ognuno ha liberamente maturato ed espresso il proprio pensiero in merito, che va sicuramente rispettato, però dobbiamo essere chiari: OGGI MELFI È IL PIÙ GRANDE STABILIMENTO EUROPEO NELLA PRODUZIONE DI AUTOMOBILI SOLO GRAZIE A TUTTE LE SCELTE FATTE IN QUESTI 30 ANNI CHE HANNO CONSENTITO DI CREARE SVILUPPO ‘CONCRETO’, E DI FARE DI MELFI LO STABILIMENTO DI PUNTA RELATIVAMENTE ALLE NUOVE TECNOLOGIE IBRIDE ED ELETTRICHE .
Dunque, il futuro di Melfi nasce attraverso un percorso lungo caratterizzato da accordi sindacali forse alcuni poco digeriti, ma che sicuramente hanno consentito OGGI non solo di svoltare ma soprattutto di creare e accrescere il valore del lavoro.
Nulla nasce per caso, il lavoro e lo sviluppo si creano attraverso assunzioni di responsabilità, di accordi anche difficili, ma che nascono solo ed esclusivamente dall’idea assoluta di costruire, di accrescere, di valorizzare il lavoro che è e rimarrà il bene prezioso di tutti, nonostante al Sud per molti significhi vivere una drammatica realtà.
Lo stabilimento di Melfi avrà, quindi, il seguente nuovo assetto produttivo:
- orario di lavoro ordinario su 5 giorni la settimana, dal lunedì al venerdì, articolato su 3 turni giornalieri a rotazione;
- per vincoli tecnologici, faranno eccezione l’unità Stampaggio e le grandi presse dell’unità Plastica, dove l’orario di lavoro ordinario sarà dal lunedì al venerdì su 3 turni e al sabato su 1° e 2° turno, a rotazione e con riposi a scorrimento: non si lavorerà nè il sabato notte nè la domenica.
Questa nuova organizzazione del lavoro inizierà a partire dal 4 gennaio 2021, per i lavoratori attualmente addetti o collegati alla produzione di Renegade e 500X; mentre, per i lavoratori di Compass e ibride, si passerà dall’attuale orario su 2 turni al nuovo orario su 3 turni dal 15 febbraio.
Alla conclusione di questa riorganizzazione, l’assetto produttivo dello stabilimento FCA di Melfi sarà bilanciato tra i tre modelli, Jeep Renegade e Compass e Fiat 500X, sia per le versioni benzina e diesel sia per le versioni ibride.
Per quanto riguarda la manutenzione, proseguirà temporaneamente con l’orario a 21 turni, anche per garantire il massimo di assistenza tecnica necessaria nella fase di riassetto produttivo.
Entro il primo trimestre del prossimo anno, l’azienda si è impegnata a confrontarsi con noi per una revisione dell’orario anche per la manutenzione.
A fronte del riequilibrio della domanda dei diversi modelli prodotti a Melfi e del conseguente riassetto organizzativo, l’azienda farà ricorso – dal 4 gennaio al 14 febbraio, per il periodo transitorio necessario per completare il riassetto – allo strumento della cassa integrazione ordinaria, per circa 1.200 lavoratori al giorno, a rotazione.
Oggi si cambia, la vita dei lavoratori sarà sicuramente migliore, ce lo auguriamo di cuore, perché non lavorare il sabato e la domenica sicuramente migliora la vita familiare, ma noi non dobbiamo cullarci e non possiamo fermarci, anche alla luce della fusione tra FCA e PSA in ‘STELLANTIS’ perché le sfide quelle vere, non le chiacchiere degli ultimi 20 anni di alcuni saranno probabilmente ancora più complicate, perché il mondo dell’auto è in continua evoluzione non solo dal punto di vista tecnologico ma anche della determinazione degli asset produttivi globali.
Melfi sarà il fulcro del nuovo progetto STELLANTIS, proprio grazie ai lavoratori – gente laboriosa, seria, professionale – che dal famoso PRATO VERDE ad oggi hanno dimostrato con i fatti e nelle scelte – anche le più difficili- non solo di non tirarsi indietro, ma di avere quella caparbietà e la consapevolezza che le sfide, in un mondo straordinariamente complicato e ad oggi affranto dalla Pandemia, vanno affrontate per essere vinte.
Oggi siamo di fronte a nuove e più complesse sfide ed insieme, come fatto in questi 30 anni, dobbiamo essere in grado di affrontarle per vincerle, perché solo così Melfi potrà consolidarsi nel mondo e diventare la stella più luminosa di STELLANTIS”.