MELFI, INDOTTO FCA: “OPERAI SOTTO RICATTO: PESSIME CONDIZIONI DI LAVORO E SALARIO”! LA DENUNCIA

La Fiom Cgil, il Nidil Cgil e i delegati sindacali, con una nota denunciano:

“le pessime condizioni di lavoro e di salario a danno dei lavoratori in somministrazione assunti con brevi contratti nelle aziende dell’indotto Fca di Melfi”.

La dichiarazione prosegue:

“I lavoratori in somministrazione lamentano condizioni di lavoro e di orario insostenibili, oltre al mancato rispetto dei diritti contrattuali, compreso parte del salario.

Dalle tante segnalazioni pervenute dai lavoratori e i conseguenti accertamenti svolti dai delegati è emerso, infatti, che le aziende non rispettano i contratti di lavoro e le norme di legge e i che lavoratori in somministrazione sono costretti a subire una tale situazione per paura di perdere il posto di lavoro.

Si tratta un vero e proprio reiterato ricatto che dura ormai da troppo tempo e che ha determinato un evidente peggioramento delle condizioni di salario ma soprattutto di salute e sicurezza, a partire dallo stress psico-fisico per i lavoratori interessati.

Frequenti sono i rischi di infortunio e di pericolo per la salute e la sicurezza: i lavoratori sono costretti ad aumentare i propri ritmi di lavoro superando di gran lunga i tempi stabiliti dai cicli produttivi e l’orario di lavoro giornaliero e settimanale previsto dal Ccnl e dalla legge.

In una tale condizione si trovano spesso a non fruire dei riposi settimanali programmati previsti, seguendo esclusivamente le esigenze e i tempi delle linee di produzione.

Il tutto in assenza di una adeguata dotazione dei dispositivi di sicurezza previsti.

A ciò si aggiunge il mancato riconoscimento del giusto inquadramento e la mancata erogazione totale o parziale del premio di produzione e del premio presenza, previsto dal contratto aziendale di sito e dal contratto nazionale di settore”.