Questa mattina presso la Sala Consiliare del Comune di Melfi si è tenuto il passaggio di consegna dell’ex convento di San Bartolomeo, poi ex carcere giudiziario di Via Commenda di Malta, dall’Agenzia del Demanio alla Città.
Per la struttura, definita da Marta Settimi dell’Agenzia del Demanio “Di grande importanza storica”, è previsto un programma di recupero e valorizzazione.
La destinazione finale è un contenitore culturale polifunzionale, espressione dell’identità culturale e sociale del Vulture-Melfese.
Alla cerimonia di consegna, oltre al Sindaco Livio Valvano e al Vicesindaco Raffaele Nigro, erano presenti le rappresentanze dell’Agenzia del Demanio e della Sovrintendenza.
Interessante l’intervento di padre Carlo Palestina che ha offerto una visione storica del complesso, unico convento femminile della città dal 1574 al 1864, anno in cui le clarisse furono costrette a lasciarlo per fare spazio alle truppe reali giunte a Melfi per combattere il fenomeno del brigantaggio.
L’architetto dell’Università della Basilicata, Ettore Vadini, uno dei protagonisti del workshop internazionale “Espandere l’arte” che due anni fa si preoccupò di studiare e proporre soluzioni per vari edifici della città, ha illustrato il progetto architettonico previsto.
La struttura, su due piani e con ampio cortile interno, è di circa 2949 metri quadri e conterrà vari spazi culturali.
Per il sindaco Livio Valvano, che ha concluso l’incontro:
“È stato fatto un grande lavoro di sinergia e di confronto. È una grande idea sia architettonica che culturale. È un progetto su cui noi crediamo molto, perché vogliamo puntare sempre di più sulla cultura e sulla valorizzazione dei complessi che sono tanti.
A breve proveremo a liberare una parte da destinare ad iniziative culturali, nell’attesa di avviare i lavori veri e propri”.
Per la città di Melfi un’acquisizione di grande prestigio e soprattutto una grande sfida che speriamo possa concretizzarsi quanto prima.
Di seguito le foto della cerimonia.