MELFI: “I GENITORI POTRANNO VALUTARE IL SERVIZIO DELLA MENSA SCOLASTICA”. VALVANO HA MANTENUTO LA PROMESSA!

Come promesso qualche tempo fa, ora a Melfi i genitori potranno valutare concretamente con dei voti il servizio della mensa scolastica dei propri figli.

È quanto si legge sul blog personale del Sindaco di Melfi, Livio Valvano che spiega:

“Tutti noi dobbiamo uscire dalla logica di contrapposizione dei ruoli, dalla conflittualità che quotidianamente attira inconsapevolmente il nostro agire.

Tra amministrazione comunale e cittadini non deve esserci contrapposizione, ma, al contrario, massima collaborazione.

È un impegno che vale per i funzionari del Comune, ma prima di loro è un impegno che deve ispirare innanzitutto i cittadini.

Gli stessi dipendenti del Comune sono innanzitutto cittadini prima che dipendenti dell’amministrazione comunale.

Per questo dobbiamo concretizzare un cammino comune, verso un obiettivo comune.

Per questo voglio che si concretizzi un progetto che alla prova dei fatti posso oggi dire che non era un semplice spot elettorale.

L’idea di mettere nelle mani dei cittadini utenti, cioè di coloro che utilizzano i servizi, il potere di incidere sulla qualità del servizio, attraverso il compenso che spetta al gestore, non è più una semplice idea: oggi si sta trasformando in realtà.

Proprio in questi giorni, fino al 23 Giugno, presso le direzioni dell’Istituto comprensivo Nitti-Berardi e Marottoli-Ferrara, sarà possibile compilare un questionario anonimo, per far conoscere il grado di soddisfazione del servizio di mensa scolastica.

È una iniziativa che avevo annunciato lo scorso anno e che cercheremo di estendere a tutti i servizi gestiti dal Comune.

Iniziamo dal servizio di mensa scolastica che da sempre è fonte di attenzioni, di preoccupazioni, di delusioni e lamentele da parte dei genitori.

D’altronde bisogna considerare i numeri. Si tratta di circa 72.000 pasti in un anno, da somministrare a un’utenza in età delicata, in un ambiente non semplice, cioè la scuola.

E’ una condizione che metterebbe in difficoltà la migliore impresa del settore, anche la più organizzata verrebbe messa alla corde nella gestione di un servizio così importante e delicato.

Bisogna considerare, con il buon senso, che la fornitura di 72.000 pasti in un anno può avere in se il rischio e forse dovremmo considerare “la certezza” di rotture, cioè di errori.

Come in qualunque attività umana organizzata, l’errore, l’incidente, quella che tecnicamente viene chiamata la “non conformità”, sono eventualità fisiologiche: ci sono state in passato e si verificheranno in futuro. Non considerarlo sarebbe sintomo di incompetenza.

Quello che a noi spetta responsabilmente fare è provare a stressare l’organizzazione del servizio fino al punto di ridurre tendenzialmente verso lo stato “zero errori”, sapendo che difficilmente si verificherà.

Per farlo abbiamo bisogno della collaborazione dei cittadini e soprattutto degli utenti, che devono essere coinvolti pienamente.

Lo scorso anno abbiamo sperimentato un’ attività di monitoraggio del servizio, attività che diventerà stabile a partire da settembre 2017.

A quell’attività di controllo oggi affianchiamo lo stimolo per il gestore, previsto nel nuovo capitolato di appalto.

Da quest’anno scolastico appena concluso, il gestore non percepisce tutti i mesi una parte del corrispettivo: come previsto dal capitolato, da settembre fino ad oggi il Comune ha trattenuto una quota pari a 0,56 (cinquantasei) centesimi per ogni pasto erogato.

Questa quota del compenso (circa 40 mila euro), denominata appunto “quota qualità” sarà liberata e, quindi, erogata al gestore solo e nella misura in cui gli utenti, cioè le famiglie, esprimeranno il loro grado di soddisfazione del servizio erogato.

Per questo nei giorni scorsi ho invitato con una mia lettera chiedendo a tutti i genitori a recarsi presso le direzioni scolastiche dove sono disponibili i questionari che, in forma anonima, saranno compilati in pochi minuti, fino al 23 Giugno.

Pochi minuti, un piccolo sforzo per concretizzare un’attività che trasferirà concretamente al gestore il grado di soddisfazione dei cittadini utenti, anche attraverso le indicazioni che liberamente potranno essere comunicate sui questionari.

Insomma un esempio di partecipazione effettiva alla gestione dei servizi pubblici che ci permetterà di instaurare un meccanismo di miglioramento continuo.

Io sono fiducioso perché credo nel desiderio di cambiamento e nella voglia di migliorare delle nostre giovani famiglie melfitane.”