Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Europa Verdi Melfi:
“Il 5% a Melfi nelle ultime elezioni amministrative rappresenta un ottimo punto di partenza.
Un risultato che ci riempie di orgoglio anche e soprattutto alla luce delle difficoltà di partenza della coalizione di centro sinistra.
Abbiamo dovuto accelerare l’offerta elettorale, costruita in soli 10 giorni, per andare in supporto ad una coalizione di centro-sinistra visibilmente debole già in partenza.
Ed è proprio sulla debolezza in partenza della coalizione che dovrebbero concentrarsi le riflessioni critiche.
La tornata elettorale ha consegnato dei dati fin troppo chiari.
In sostanza ciò che come Europa Verde chiedevamo, ovvero discontinuità e rinnovamento, erano reali esigenze della cittadinanza.
Deve pertanto necessariamente aprirsi una nuova fase.
Melfi ha bisogno di un nuovo e diverso centro-sinistra che recuperi interamente gli elementi di discontinuità e di rinnovamento che da tempo chiediamo.
Siccome non può essere la mancata elezione per 20 voti di un consigliere l’elemento che può giudicare la qualità di un progetto, Europa Verde Melfi continuerà il suo cammino con la voglia di sedimentarsi nella società con tanta umiltà, con un ritorno all’ascolto dei tanti mondi lasciati abbandonati in questi anni e con iniziative concrete.
Raccogliendo il messaggio, volto ad unificare la città, del nuovo Sindaco Giuseppe Maglione, al quale vanno gli auguri di buon lavoro, convintamente svolgeremo un azione di opposizione propositiva e corretta.
Sarà un cammino faticoso ma appassionante, e proveremo, contemporaneamente, ad aprire uno spazio aperto a tutti i soggetti interessati alla costruzione di un nuovo centro sinistra.
Europa Verde Melfi era ed è un progetto che mira a sedimentarsi con i tempi di medio periodo, propri di una proposta non solamente elettorale ma soprattutto culturale ed etica.
La necessità di mettere al centro la persona, con la sua dignità e la sua integrità in un equilibrio paritetico con l’ambiente.
Azzerare le emissioni per combattere i cambiamenti climatici richiede una transizione non solo di modelli di produzione ma anche dei nostri modelli di comportamento.
E la sfida è enorme, sia dal punto di vista dell’ottenimento di una giustizia ambientale sia del recupero di disequilibri sociali che in questi anni sono aumentati notevolmente, tornando con forza a lottare per una rinnovata giustizia sociale.
Chiameremo ad un rinnovato impegno tutti coloro che riconoscono in questo cambiamento non solo una finalità politica ma soprattutto etica e morale”.