Pubblichiamo di seguito la nota del consigliere Alfonso Ernesto Navazio (Noi per Melfi) sul bilancio di previsione 2017-2019 approvato dal Comune di Melfi.
“Un bilancio copia incolla di quelli presentati gli anni scorsi: privo di idee e prospettive di fatto realizzabili.
Premesso che l’approvazione di un bilancio di previsione ad Aprile faccia venir meno i presupposti di una seria programmazione, in quanto per quattro mesi le scelte e gli indirizzi di spesa sono stati decisi ed attuati esclusivamente dalla Giunta comunale che a questa data in esercizio provvisorio ha già speso il 40% della spesa totale sostenuta l’anno precedente, il Gruppo consiliare Noi per Melfi, boccia il bilancio COPIA – INCOLLA di quello degli anni scorsi presentato dalla Amministrazione comunale ed approvato dalla sua maggioranza.
Un bilancio privo di idee e prospettive di fatto realizzabili per il futuro che non contribuisce a:
far crescere la partecipazione consapevole dei cittadini verso la gestione del proprio Comune (la farsa del bilancio partecipato a documento già chiuso ed approvato dalla Giunta ne è la prova provata!);
rendere effettiva la trasparenza degli atti della Amministrazione comunale così, ad esempio, da non recriminare additando i consiglieri comunali di ostruzionismo al lavoro dei Responsabili dei servizi, quando fanno richiesta di atti e documenti che avrebbero potuto benissimo scaricare dal portale istituzionale dell’Ente, oltre a rendere l’informazione di fatto utilizzabile dal cittadino!
accrescere la qualità dei servizi e realizzare opere pubbliche e manutenzioni del patrimonio comunale esistente (immobiliare ed infrastrutturale) qualificando l’uso delle risorse disponibili del bilancio comunale. Negli anni questa amministrazione si è vantata di aver contenuto il costo di diversi servizi quali le mense, gli asili nido, le attività culturali, ma non dice di averlo fatto portando al massimo la tassazione meno visibile al cittadino medio perché effettuata dal sostituto di imposta attraverso l’addebito in busta paga: addizionale comunale all’Irpef, portata dal 2 per mille all’8 per mille. Incremento che ha determinato per le casse dell’ente circa 900.000,00 euro in più di entrate, spese in maniera improduttiva, piuttosto che programmando e realizzando con continuità attività di manutenzione di un patrimonio: strade, pubblica illuminazione, campetti di quartiere, piste ciclabili, oggi nella necessità di interventi ben più radicali e quindi dispendiosi!
Un bilancio espressione dell’autoritarismo di un sindaco, Livio Valvano, che fa quello che vuole e della sudditanza di una maggioranza costretta a far emendare quello che dovrebbe essere il proprio bilancio pur di vedere realizzato un progetto in cui crede.
Un emendamento, quello presentato dalla Giunta su proposta della sua maggioranza: “Area di sgambettamento per cani” che avrebbe potuto essere inserito nel piano esecutivo di gestione essendo ad impatto finanziario zero (come da loro sostenuto nella deliberazione assunta), a differenza di quello proposto dal nostro gruppo consiliare in tema di piano finanziario TARI che, se approvato, avrebbe fatto risparmiare agli utenti del servizio (imprese) ben € 320.000,00.
Insomma, questa amministrazione continua a confermare di non voler discutere di proposte concrete a meno che non siano le proprie.
Così, mentre le imprese continuano ad essere trattate da “vacche da mungere” e sono costrette a chiudere, la città è sempre più abbandonata a sé stessa e le uniche risorse investite degne di nota continuano ad essere quelle finalizzate ad alimentare la visibilità e l’ego del nostro primo cittadino mascherate da investimenti in attività di attrazione del nostro territorio, poi però gli alberghi vengono penalizzati con aumenti del 30% della tassa sui rifiuti, le strade sono una foraggiera, le isole ecologiche strabordano di rifiuti, la rivitalizzazione del centro storico è lasciata alla libera iniziativa dei commercianti e dei residenti, la segnaletica stradale e turistica è selvaggia, indecorosa ed inappropriata, il decoro urbano un lusso che non possiamo più permetterci!
Con questi presupposti quale vivibilità per Melfi ed i suoi cittadini ?”