Focus sull’indotto Stellantis questa mattina a Melfi dove si è riunito l’attivo dei delegati sindacali della Fim Cisl Basilicata all’indomani della prima riunione del tavolo nazionale sull’automotive e delle assemblee nello stabilimento Stellantis sui progetti annunciati dal gruppo lo scorso 15 giugno.
“Oggi diamo la parola ai lavoratori dell’indotto perché in gioco non c’è solo il futuro di Stellantis ma anche quello delle 25 aziende e dei circa 3 mila lavoratori che ruotano intorno a Stellantis”, ha detto a margine dell’incontro il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Gerardo Evangelista che ha aggiunto:
“Al momento c’è un situazione di incertezza che riguarda soprattutto i lavoratori a somministrazione o a chiamata, per questo ci vuole chiarezza anche sul futuro di queste aziende e di questi lavoratori che costituiscono un anello essenziale del sistema.
Più in generale c’è da capire come Stellantis intende affrontare questa fase di incertezza dovuta sia alla pandemia sia alla carenza di semiconduttori e come intende accompagnare lo stabilimento di Melfi e il suo indotto nella fase del full electric”.
Presente anche il neo segretario della Cisl lucana, Vincenzo Cavallo, che ha illustrato ai delegati della Fim Cisl le ragioni delle manifestazioni unitarie in programma sabato prossimo a Bari, Firenze e Torino:
“Abbiamo una priorità nel brevissimo periodo, ovvero scongiurare lo sblocco dei licenziamenti che significherebbe un bagno di sangue per migliaia di famiglie.
In questa fase bisogna accelerare e sbloccare gli investimenti, non i licenziamenti”.
In merito al nuovo corso annunciato da Stellantis durante il vertice della scorsa settimana al Mise, il segretario della Cisl ha detto che:
“è positivo che Stellantis punti ancora su Melfi, ma ora il governo deve fare da garante affinché gli impegni assunti dal management vengano rispettati”.
Cavallo ha infine sollecitato la giunta regionale a:
“rendere permanente il tavolo tecnico sull’automotive come sede in cui costruire le giuste sinergie tra le istituzioni locali e le parti economiche e sociali su questioni concrete come trasporti, infrastrutture, innovazione e formazione perché il futuro di questo polo industriale passa anche da un sistema pubblico in grado di assecondare i processi di crescita e di innovazione che caratterizzano un settore altamente competitivo come l’automotive”.