Con l’inaugurazione del comitato elettorale del centrosinistra che correrà alle prossime amministrative del 3 e 4 ottobre, il candidato sindaco alla città di Melfi Luigi Simonetti ha dato ufficialmente il via alla campagna elettorale.
Senso di coesione e di appartenenza, valori insiti nella squadra delle candidate e dei candidati, militanza e una politica come “servente” della comunità: sono queste le grandi tematiche affrontate nella serata andata in scena in viale d’Annunzio.
Ha dichiarato il candidato sindaco Simonetti:
“Sono qui oggi anzitutto per ribadire che la nostra è una coalizione politica. Noi non abbiamo bisogno di indossare una maschera, siamo perfettamente consapevoli da dove veniamo e dove vogliamo andare”.
Si rivolge subito alle candidate e ai candidati delle cinque liste della coalizione (PD, PSI, Centro Democratico, Europa Verde, Piazza Melfi):
“Non abbiate timore di confrontarvi con la comunità. In ciascuno di voi c’è la consapevolezza e la capacità di spiegare quello che è stato fatto e quello che faremo da qui ai prossimi anni”.
Sviluppo armonico, coordinato, non conflittuale che guarda alle future generazioni:
“Nel nostro manifesto compare un concetto semplice ma efficace: Melfi, futuro prossimo 2030. La città, in virtù della sua straordinaria forza culturale, storica, paesaggistica, è chiamata a disegnare il suo futuro che deve parlare una sola lingua”.
E in questo futuro c’è soprattutto il lavoro, con Stellantis e l’area industriale di S. Nicola di Melfi in primo piano:
“Abbiamo riunito la forza di ottanta sindaci lucani per richiamare l’attenzione del governo regionale e nazionale e per spiegare la centralità di un motore che non riguarda soltanto il territorio locale ma l’intero mezzogiorno italiano”.
Simonetti non si sottrae al confronto pubblico con “gli altri concorrenti di queste amministrative, perché guidare un Comune non è un qualcosa che si improvvisa e bisogna saperlo dimostrare”.
Citando Max Weber, Simonetti ricorda la sua lunga militanza politica:
“Vivere per la politica e non vivere di politica. Sono sempre stato convinto che il contatto con le persone serva a migliorare la loro condizione. Al di là della militanza e dell’impegno, il compito della politica è proprio di essere al servizio della comunità”.
Poi il passaggio sulle vicende giudiziarie:
“Il Ministero dell’Interno ha riscontrato che Melfi è pulita eppure c’è stata una parte che si è schierata non semplicemente contro una parte politica ma contro le istituzioni e questo significa schierarsi contro la città stessa”.
Sul palco anche l’attuale sindaco Livio Valvano che ha fatto un resoconto sull’attività di governo di centrosinistra:
“L’amministrazione comunale ha affrontato in questi anni delle sfide che hanno travolto l’intero sistema mondiale, dalla crisi economica a cui è seguito il patto di stabilità alla pandemia da Covid-19.
Anni in cui le normative generali hanno ristretto, compresso l’azione degli enti locali sia in termini operativi che di organico ridotto ai minimi termini.
E ciononostante abbiamo licenziato provvedimenti di portata storica che non hanno soltanto un riscontro immediato ma si proiettano verso una dimensione a lungo termine”.
Tra i successi elencati dal sindaco Valvano figurano anzitutto il risanamento del debito comunale lasciato in eredità dal centrodestra, il regolamento urbanistico su cui sempre il centrodestra è caduto ben due volte commissariando la città, lo stop al consumo di suolo, il bonus per la ristrutturazione dei complessi edilizi nel centro storico, il no incondizionato alle discariche e alle lobby del petrolio, il rilancio del turismo, l’implementazione dei servizi comunali quali la piscina, l’asilo nido, il teatro.
“Potevamo certamente fare di più” ha dichiarato Valvano “ma una cosa su cui abbiamo combattuto e tenuto è stata quella di interrompere un sistema di gestione della città moralmente compromesso, improvvisato, proteso a soddisfare singoli egoismi che l’amministrazione di centrodestra aveva trasformato in una consuetudine: a questo abbiamo detto basta”.
Ad aprire la manifestazione, moderata da Antonio Ferrara, la candidata Manola Casorelli in rappresentanza della cospicua forza giovanile presente nelle liste: “Noi giovani ci mettiamo la faccia perché non è sufficiente la critica per cambiare lo stato delle cose: per una città migliore bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare giorno dopo giorno, riscoprendo l’amor proprio, perché Melfi è una città bella in cui davvero non manca nulla e noi siamo chiamati a fare la nostra parte”.
Intanto la macchina organizzativa della campagna elettorale ha acceso i motori e lo staff è già pronto per le prossime iniziative, a cominciare dai comizi che si terranno in tutti i quartieri e frazioni della città. E poi incontri con le realtà lavorative e associative, dibattiti e altri appuntamenti elettorali per illustrare il nuovo programma.
Il centrosinistra c’è e non vuole assolutamente tornare indietro.