Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di USB:
“Durante una puntata del talk show ‘OMNIBUS’, andata in onda su La7 il 15 Ottobre 2020, due parlamentari hanno discusso delle mascherine prodotte da Fca Italy e commissionate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nella puntata in questione Il Senatore Gianluigi Paragone ha affermato che le mascherine prodotte da Fca e distribuite nelle scuole italiane non sono di tipo chirurgico, mettendo quindi in discussione l’efficacia del prodotto.
Presente, in collegamento esterno, il Presidente della sesta Commissione finanze della Camera dei Deputati, l’Onorevole Luigi Marattin, il quale ha risposto al Senatore Paragone in maniera non esaustiva, affermando di non essere informato sulla questione.
L’Onorevole Marattin ha comunque asserito: ‘a me (le Istituzioni?) interessa soltanto sapere che siano omologate’, come dire ‘poco importa se non proteggono realmente dal contagio, quel che conta è una qualunque certificazione’.
La scrivente O.S., USB Basilicata L.P., in data 12 Settembre 2020, aveva segnalato alle autorità competenti le mascherine prodotte da Fca e consegnate nello stabilimento Fca di Mirafiori, in quanto venivano considerate dai lavoratori piemontesi inadatte sotto diversi aspetti.
Agli enti preposti si chiedeva inoltre di verificare se quelle mascherine fossero distribuite anche nello stabilimento della Fca di Melfi.
A distanza di pochi giorni dalla segnalazione di Usb, le mascherine consegnate ai lavoratori della Fca di Melfi venivano sostituite con un prodotto differente.
Considerate le dichiarazioni del Senatore Paragone e le valutazioni espresse dai lavoratori in merito alle mascherine prodotte da Fca, la scrivente, chiede alle S.V., nella doppia veste Istituzionale e di committenza, un intervento immediato di verifica.
Partendo dal presupposto che le mascherine chirurgiche sono riconosciute come le uniche nel loro genere in grado di proteggere le persone in ambienti affollati, come appunto scuole e luoghi di lavoro.
Chiede che si appuri se le mascherine prodotte da Fca, sia quelle distribuite agli scolari che quelle consegnate ai lavoratori, siano o meno chirurgiche e se rispettano i requisiti previsti per legge, a tutela della salute di coloro che quotidianamente le utilizzano”.