Sentiamo ogni giorno parlare di crisi, disoccupazione, difficoltà sia nel fare impresa che nel mondo del lavoro.
Eppure c’è chi non si è mai arreso portando avanti la propria attività con passione e sacrificio.
Competenza e professionalità, da sempre, consentono di attivare e portare avanti servizi di alto livello qualitativo non solo rispondenti ai bisogni degli utenti ma consentendo a chi opera nel settore di avere il giusto riconoscimento nel proprio lavoro.
E’ il caso della Mossucca Logistica e Trasporti, azienda di Melfi conosciuta da tutti nel Vulture-Melfese.
Abbiamo ascoltato l’amministratore dell’azienda Lorenzo Mossucca.
Lorenzo, che conta sull’ausilio più di 200 mezzi e oltre 400 collaboratori, è sempre al passo con i tempi e ha aderito al processo di transizione ecologica per garantire standard più alti, per contrastare i cambiamenti climatici, per tutelare gli oceani, i mari e le risorse marine e per gestire le foreste combattendo la desertificazione.
Ecco le sue parole:
“La transizione ecologica deve partire dalle persone, dal nostro stile di vita che dovrà rispettare l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e gli ambiziosi obiettivi stabiliti dall’Unione Europea per il 2030, ovvero:
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Ridurre del 55% le emissioni di gas a effetto serra;
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Raggiungere almeno il 32% di quota di energia rinnovabile,
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Incrementare l’efficienza energetica di almeno il 32,5%;
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Andare verso un’UE ad impatto zero sul clima entro il 2050: è quella che viene definita “Carbon Neutrality” cioè neutralità climatica.
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La nostra azienda utilizza i mezzi LNG meno inquinanti sul mercato ma ad oggi, con l’aumento del costo delle materie prime, il metano liquido è arrivato alle stelle.
L’aumento repentino dei prezzi di mercato del gas ha spinto il suo valore verso cifre che nessuno avrebbe mai immaginato, registrando una vera e propria anomalia.
Una scelta che si sta rivelando molto costosa non solo per la nostra azienda, ma per tutte coloro che hanno aderito al processo perché ad oggi il metano liquido è arrivato a più di 3 euro al kg.
Facendo una stima dei km che percorriamo con i nostri 50 mezzi al mese un solo camion costa circa 3.500 euro in più per un totale di 42.000 euro all’anno.
In questo modo aziende che hanno creduto nel nuovo processo per inquinare meno e quindi, investito sul territorio, rischiano di non farcela.
Così facendo lo Stato ci mette in una condizione di svantaggio rispetto al gasolio che invece presenta delle agevolazioni che lo rendono più competitivo rispetto a chi, come noi, ha fatto questo investimento credendo nella transizione ecologica.
Quando parliamo di aumento del gas, non si intende solo quello ad uso domestico, ma anche di imprese che effettuano trasporti.
Alle istituzioni della nostra Regione chiedo di intervenire, per sostenere le aziende del nostro territorio, proprio come hanno fatto le altre regioni (es. con l’eliminazione delle tasse di circolazione, ecc.) per dare il supporto necessario a favorire le imprese che hanno deciso di fare questo investimento.
Il problema è che non c’è una politica di sostenibilità equa da parte del nostro governo.
Così siamo meno competitivi.
L’impatto ormai è enorme, siamo molto preoccupati.
Nel nostro piccolo abbiamo creduto a questo progetto alternativo ma siamo molto penalizzati”.
Non possiamo non raccogliere il grido di aiuto di chi, come Lorenzo Mossucca, ha accolto la sfida di portare avanti l’azienda che da ben 46 anni investe a Melfi dando lavoro a centinaia di famiglie.