Oggi si celebra San Giorgio Martire.
San Giorgio è uno dei più venerati santi martiri della chiesa, per questo è definito megalomartire (grande martire).
Della sua vita non si conosce molto.
Probabilmente nacque nel III secolo in Cappadocia, Asia Minore, in una famiglia profondamente cristiana.
Adulto, si arruolò nell’esercito romano, dove dimostrò abilità e oraggio, lo stesso che lo accompagnò quando decise di manifestare apertamente la propria fede e affrontare prigionia e torture durante la persecuzione contro i cristiani portata avanti da Diocleziano.
Intorno alla sua figura si è contruita una leggenda molto famosa, inserita nella Legenda Aurea di Varazze, raccolta di biografie di Santi.
Essa narra di un drago che minacciava la città di Solea, in Libia.
La feroce creatura soleva uscire ogni giorno dalle acque del lago che circondava l’abitato, avvicinandosi alle mura e pretendendo che gli venisse dato in pasto un giovane del luogo.
Per tenerlo lontano, gli abitanti lo accontentavano scegliendo a sorte le povere vittime, fino a quando non venne estratta e consegnata la figlia del re.
Giorgio, che passava da quelle parti, decise di combattere per salvarle la vita e, dopo una estenuante lotta contro la bestia, ci riuscì atterrarla con la sua lancia.
Il megalomartire, inoltre, chiese, alla giovane fanciulla di cingere il collo del drago con la sua cintura e trascinarlo come fosse un cane a guinzaglio.
Tornati in città, gli abitanti rimasero atterriti dalla scena.
San Giorgio li rassicurò dicendo che Dio lo aveva mandato e che se avessero creduto in Cristo, avrebbe ucciso il drago.
Fu così che tutti si convertirono, il cavaliere uccise il mostro e sconfisse definitivamente il male che soffocava la cittadina libica.
San Giorgio è anche il nome di una frazione del Comune di Melfi (PZ) incastonata nel cuore del Monte Vulture, che oggi celebra il suo Santo Patrono nella Chiesetta al lui dedicata.