Il governo regionale (con la delibera n. 1032 del 29 settembre 2017) conferma la totale contrarietà all’implementazione di un sistema logistico presso il Deposito di Pantano di Grano a Roma, finalizzato alla ricezione, allo stoccaggio e all’esportazione di greggio estratto dal giacimento Tempa Rossa in Basilicata, deliberando, nel contempo, di chiedere al ministero dell’Ambiente di assoggettare l’intervento a specifica procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via).
Lo studio preliminare ambientale del progetto presentato dalla Società Raffineria spa, che ha avviato l’istanza di screening, risulta redatto esclusivamente tenendo conto dell’impatto che le attività da incrementare nell’impianto romano possono provocare sul territorio circostante ma non sul territorio lucano, fortemente interessato per le modalità del trasporto del greggio.
A questo proposito una nota del Dipartimento Ambiente, in considerazione della fase di conclusione della consultazione pubblica, ha evidenziato che il rapporto ambientale preliminare non ha analizzato il contesto ambientale lucano, sottolineando diverse criticità e incoerenze in relazione all’effetto cumulo con altri progetti, al rischio di incidenti e alla sensibilità dell’area lucana interessata.
Il governo regionale ha ritenuto perciò che il progetto della Raffineria spa debba essere supportato da una più approfondita analisi dei possibili effetti ambientali che lo studio redatto, trattandosi di una verifica di assoggettabilità, non ha affrontato con metodo quali-quantitativo.
Secondo il progetto, il trasporto del greggio dovrebbe essere garantito dalle autobotti, per un massimo 170 veicoli al giorno, dal centro trattamento oli di Corleto di Perticara al (PZ) al Deposito di Pantano di Grano, stimando un traffico di automezzi pesanti consistente in 17 transiti all’ora (circa uno ogni 3,5 minuti) dalle ore 7 alle 17 su 7 giorni alla settimana.
L’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pietrantuono ha commentato:
“Relativamente alle tematiche ambientali, lo studio si è limitato a indicare la viabilità locale senza la previsione di particolari criticità indotte al traffico e senza analizzare l’intero sistema viario interessato, a partire da quello lucano.
Non sono stati analizzati, inoltre, gli aspetti legati al sistema viario lucano utilizzato e, di conseguenza, gli impatti determinati consistenti in inquinamento atmosferico per scarichi veicolari, traffico e rischio di incidenti.
Lo studio non riporta, infine, un cronoprogramma delle azioni previste e, in particolare, dell’attività di trasporto del greggio; non è, pertanto, indicato se la soluzione prevista sia temporanea (e per quanto tempo) o definitiva.
Non c’è, poi, alcun riferimento al procedimento di Via statale avviato dalla società Total Spa presso il ministero dell’Ambiente per la ‘Realizzazione baie di carico auto-cisterne per trasferimento greggio stabilizzato dal Centro Oli Tempa Rossa e posa di due condotte interrate di collegamento’’.
I due interventi sono chiaramente interconnessi e, quindi, anche la valutazione degli impatti, soprattutto per quelli cumulativi, avrebbe dovuto necessariamente tenerne conto”.