In una nota congiunta, Riccardo Nencini, segretario del Psi e Livio Valvano, segretario regionale del Psi lucano e Sindaco di Melfi, riferendosi a un disegno di legge di iniziativa del Sen Nencini, denunciano la:
“progressiva chiusura dei servizi cui si associa disagio e sofferenza delle popolazioni residenti in aree territoriali articolate in comuni di piccola dimensione demografica cui si associa, soprattutto nel mezzogiorno d’Italia, una carenza infrastrutturale”.
Proseguono:
“I punti nascita svolgono un ruolo fondamentale negli ospedali di base e questi non possono essere messi in discussione dall’applicazione rigida, meccanica dei parametri standard del Decreto ministeriale del 2015.
Per questa ragione i socialisti hanno presentato un disegno di legge che attribuisce ai territori, cioè alle Regioni che presentano un indice di densità demografica inferiore alla media italiana, la totale autonomia di organizzare i servizi senza temere le ritorsioni finanziarie del riparto del fondo sanitario nazionale.
Non possiamo continuare a tagliare all’infinito i servizi sanitari.
L’Italia è un Paese composto prevalentemente da piccoli comuni e da territori dove le distanze e la insufficiente rete infrastrutturale non consentono di omologare i punti di erogazione in base a standard di popolazione residente.
Garantire pari diritti significa tener conto delle differenze che ci sono tra le città, i grandi centri urbani, le periferie e i piccoli comuni e anche questi ultimi hanno diritto ad avere servizi adeguati, soprattutto quando si tratta della sanità pubblica, universale architrave della tenuta sociale del nostro Paese.
Massima autonomia alle Regioni per mantenere un sistema sanitario costruito sul principio costituzionale di solidarietà che i socialisti italiani intendono difendere”.