C’erano anche i giovanissimi studenti dell’Istituto comprensivo “Ferrara Marottoli” di Melfi, accompagnati dal vicepresidente della Sezione Industrie meccaniche, elettriche ed elettroniche di Confindustria Basilicata, Stefania D’Adamo, alla cerimonia di premiazione della quinta edizione di “Eureka!Funziona!”, la gara di costruzioni tecnologiche per giovani inventori.
Oltre 500 gli alunni delle classi di quinta elementare provenienti da oltre 20 delle 41 città italiane coinvolte nel progetto per la grande “festa” che si è svolta all’’Auditorium dell’Università IULM di Via Carlo Bo. E’ stata una scenografia perfetta di giochi, intrattenimenti, interviste ai piccoli protagonisti e spazi espositivi per le loro invenzioni.
Il progetto Eureka!Funziona! attivo in Europa dal 2003, in Italia è stato promosso a livello nazionale da Federmeccanica in accordo con il MIUR e con la collaborazione di numerose altre Associazioni Territoriali di Confindustria. Anche Confindustria Basilicata ha aderito, coinvolgendo diversi istituti comprensivi lucani (Enrico Fermi di Matera, Ferrara Marottoli di Melfi e Lorenzo Milani di Potenza).
I giovanissimi studenti si sono confrontati con la realizzazione di un giocattolo, con l’obiettivo di educare all’imprenditorialità: stimolare l’ingegno, sviluppare le competenze interdisciplinari e l’attitudine al lavoro di gruppo di migliaia di bambini al terzo, quarto e quinto anno della scuola elementare.
Ai partecipanti è stato richiesto di elaborare, partendo da un kit di materiali, un’invenzione giocattolo traendo ispirazione dalla vita quotidiana.
Il principio che anima Eureka! Funziona!, infatti, è proprio quello di utilizzare “l’invenzione” come strumento per imparare.
Gli studenti di Melfi si sono classificati primi in Basilicata e così, questa mattina, insieme alla vicepreside dell’Istituto comprensivo Marottoli, Rina Montanarella e alle insegnanti, Elda Rizzoli e Anna Cappiello, hanno preso parte alla cerimonia finale.
Il giocattolo presentato è stato “Fortunata la catapulta che spara cioccolata”, realizzata con un pannello di alluminio che ne è la base, cannucce, dischi di cartone e tappi di bottiglie per gli assi e le ruote.
In mezzo alla base di alluminio è stato fissato il pistone ad aria compressa fatto con cartone del latte, tondelli e quadratini di legno realizzati con le asticelle segate e forate.
Nell’asse verticale è stata incollata una siringa da 5 ml su cui è stato fissato un ulteriore quadratino in legno nel quale passa un filo che la lega al braccio mobile della catapulta. Per far muovere il braccio si è collegato alla siringa piccola un tubicino di gomma alla cui estremità è stata fissata una siringa da 10 ml che funge da “telecomando” al giocattolo.
E’ stata data una forma mista di coccinella e ape alla catapulta utilizzando i box delle uova opportunamente colorati.
Complimenti a questi ragazzi e ai loro insegnanti per il grandioso traguardo raggiunto.