“Sono più di 2500 le firme raccolte finora, nella sola città di Melfi, un mezzo attraverso cui i cittadini esprimono il loro dissenso verso il ridimensionamento del reparto SPDC (Spazio Psichiatrico di Diagnosi e Cura) e di qualsiasi altro reparto dell’Ospedale”.
Lo ha dichiarato Angela Bisogno, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Melfi, che in una nota ha sottolineato:
“L’amministrazione comunale, con l’appoggio del Presidente Pittella, continua a proclamare/baccagliare
“Diciamo la verità sull’Ospedale di Melfi: nulla è cambiato anzi, addirittura, l’ospedale è stato potenziato!!!!”.
La verità, tuttavia, è davanti agli occhi di tutti i cittadini che quotidianamente accedono al nosocomio di Melfi.
Forse dovremmo considerare come potenziamenti i reparti ridimensionati, la mancanza di medici e personale sanitario, l’impossibilità di accedere a servizi prima garantiti e infine i reparti trasformati in day hospital.
Per convincerci della bontà del progetto di riordino sanitario è stata convocata, lo scorso 16 marzo, la Commissione IV “Salute e politiche sociali” alla quale hanno partecipato anche i dirigenti di ASP e San Carlo.
Una vera pantomima, in cui la dirigenza sanitaria regionale, ha più volte sostenuto di aver fatto quanto di meglio si possa per la sanità locale, vantandosi di “non aver chiuso nessuno dei 17 ospedali presenti in regione.
Probabilmente un dogma dettato dal Presidente Pittella in vista delle prossime elezioni regionali.
Una commissione in cui sono fioccati tanti “faremo”, “lavoreremo”, “provvederemo”, ma in cui non è stata data nessuna effettiva garanzia ai cittadini di Melfi, e dell’intera area Nord della Basilicata, cosichè, giocando sui termini, è stato precisato solo che “L’ospedale di Melfi non chiuderà il 1° giugno 2017”.
Durante la Commissione consiliare che dovrebbe avere funzioni consultive, di controllo, di indagine o conoscitive, ho posto molte domande ai dirigenti di ASP e San Carlo (ripetendole anche più volte), ottenendo solo risposte vaghe ed evasive.
Ma una cosa è emersa, ogni volta che i dirigenti Bochicchio e Maglietta presenziano alle attività del Consiliari di Melfi, almeno sulla carta, i problemi dell’ospedale di Melfi svaniscono.
Casualmente, o causalmente, il 15 marzo l’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo ha deliberato il bando per l’assunzione di due pediatri e due endoscopisti per il P.O. di Melfi “con facoltà di utilizzazione presso i diversi Presidi Ospedalieri afferenti all’AOR San Carlo di Potenza”, due delle criticità più evidenti, attualmente, nell’ospedale di Melfi, e lo scorso 26 ottobre, durante il Consiglio Comunale aperto, gli stessi dirigenti asserirono di aver sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Foggia per ricevere in “prestito” due ortopedici da aggiungere all’organico del reparto di Melfi.
Peccato che questi due ortopedici, a Melfi, non si siano mai visti, speriamo, pertanto, che non accada lo stesso per i pediatri e gli endoscopisti.
Noi restiamo al fianco dei cittadini, dei pazienti e dei dipendenti dell’Ospedale che vogliono essere tutelati.
Continueremo a vigilare affinché le tante promesse non vengano disattese e nel frattempo ad agire: la raccolta delle firme servirà ai cittadini per esprimere il loro dissenso circa il tentativo di ridimensionare l’Ospedale di Melfi.
Coloro che rappresentano le istituzioni politiche devono imparare ad ascoltare i propri cittadini!
Questa domenica, i cittadini dell’area Nord della Basilicata potranno sottoscrivere la petizione anche nelle città di Venosa, Rionero, Lavello, Rapolla e Filiano dove si faranno appositi banchetti”.