MELFI: ROSA, MARIA CRISTINA E MARIA PREMIATE PER LE LORO GRANDI STORIE DI VITA! ECCO LE FOTO

Una Festa della Donna da ricordare quella che si è tenuta oggi a Melfi.

Dopo il flash mob di questa mattina con le studentesse delle scuole, oggi pomeriggio è stata dedicata alla poetessa Atenaide Zaira Pieromaldi la sala mostre del Palazzo di Città, su iniziativa dell’amministrazione comunale, del Cif e della Fidapa.

Il vicesindaco Raffaele Nigro ha narrato le vicende di questa donna delle arti e del suo rapporto sentimentale (ma puramente platonico) con il melfitano Abele Mancini, con il quale teneva una fitta corrispondenza. Atenaide non visitò mai Melfi eppure decise di farsi seppellire nella città federiciana. Oggi la tomba è visitabile nel cimitero di città, posta assieme a quella di Abele Mancini.

Presente anche il conte Giuliano Golfarelli, nipote di Atenaide, il quale ha scoperto la targa posta all’ingresso della sala.

Subito dopo si è tenuto il Premio Donna, quest’anno consegnato a tre donne che attraverso le loro storie hanno contribuito al benessere della società e all’emancipazione del genere femminile.

La prima ad essere premiata è stata Rosa Casolino, operaia Barilla da 22 anni, individuata dalla stessa azienda come esempio di donna dedita al lavoro, oltre che buona moglie e madre. Il direttore dell’azienda Forlano, presente alla cerimonia, ha sottolineato come Rosa costituisca un esempio per tutti, uomini e donne. E Rosa si è detta felice e orgogliosa di lavorare in un luogo che considera seconda casa.

Poi è stata la volta di Maria Cristina Festa, responsabile dell’Istituto Penale Minorile di Potenza, che ha voluto dedicare il premio a tutti i ragazzi affidati alla struttura affinché anche loro, una volta rieducati, possano avere una seconda occasione nella vita.

Infine è stata premiata Maria Sportiello, di origine venezuelana, esempio di donna che si è ritrovata sola in una terra straniera ma che l’ha saputa accogliere con amore: ha dedicato il premio a suo figlio per il quale ha speso tutte le sue energie di madre.

Il Sindaco Livio Valvano ha dichiarato:

“Non festeggiamo qui una festa che secondo alcuni è dedicata al genere che loro stessi definiscono, sbagliando, “debole”, noi siamo qui per festeggiare e raccontare storie di donne che si sono distinte in vari ambiti. È un qualcosa che ci fa sentire tutti più orgogliosi: la città stessa, che io come uomo e come sindaco la definisco “donna”, è protagonista di questa grande ricorrenza”.

Durante la serata anche dei meravigliosi intermezzi musicali eseguiti dalla violinista Rosanna Vastola e dei monologhi recitati da tre grandi attrici, ciascuno rappresentante una condizione specifica della femminilità.

Nel corso della serata sono intervenuti l’assessora alle politiche della persona, Maria Grazia Caprarella, che ha creduto molto in questo premio, il vescovo della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, monsignor Gianfranco Todisco, in qualità di rappresentante di una “donna speciale”, la Chiesa.

La serata è stata condotta dal regista Fabrizio Guerra.

Di seguito le foto della serata.