A Melfi grande disappunto per le sorti della palestra comunale.
Scrive alla nostra Redazione un cittadino melfitano amante dello sport:
“Dopo un anno, nonostante lo stato di emergenza Covid terminato ormai da tempo, la Palestra Comunale sita in Melfi in Piazza P.F. Campanile, continua a essere preclusa alle attività sportive, nonostante le ataviche carenze, che nemmeno la riapertura del Palazzetto dello Sport M. Pastore, può mitigare.
L’impianto di Piazza P.F. Campanile, nonostante le numerose sollecitazioni del mondo dello sport di base, e la promessa del Vice Sindaco che entro la fine del 2023 sarebbe stata di nuovo usufruibile, a tutt’oggi è ancora chiusa e per assurdo trasformata in deposito per le attrezzature ed i mezzi della Protezione Civile, condizioni queste che di sicuro non possono che peggiorare lo stato del plesso.
Oggi chi fino a prima della Pandemia usufruiva dell’impianto, o ha completamente rinunciato a fare dello sport o ha dovuto optare per strutture che non solo non hanno i requisiti previsti dalle omologhe federali per dar vita a campionati ufficiali, ma presentano anche carenze per quanto riguarda gli spogliatoi, dove le docce non sono fruibili, dove mancano le panche e appendiabiti e in alcuni casi addirittura con porte divelte e senza illuminazione, condizioni a dir poco indecorose per una città come Melfi.
Purtroppo secondo voci di corridoio si vorrebbe abbattere la Palestra Comunale, per trasformarla in teatro, iniziativa lodevole per alcuni versi, ma pessima nel concreto, in quanto non è stata prevista nessuna nuova costruzione atta a sostituire quella da abbattere.
Si offrirebbe un servizio in più, visto che il Teatro Ruggero è chiuso da anni ed ha numeri esigui in merito ai posti disponibili, ma si andrebbe a ridurre ulteriormente la già carente offerta in fatto di strutture sportive.
Altra assurdità di questa vicenda è che comunque l’eventuale abbattimento della palestra dovesse avvenire per far posto al nuovo teatro non è qualcosa che avverrà nell’immediato e nonostante ciò si continua a tenerla chiusa, chiusura che potrebbe durare anni prima che una ruspa inizi l’abbattimento.
Manca veramente la diligenza del buon padre di famiglia ed ancora una volta, in attesa di eventi futuri, si lascia deperire una struttura, un po’ come da anni accade per i campi di calcio a 5, alcuni ridotti a luoghi dove far defecare i cani, altri invece non utilizzabili.
Siamo veramente stanchi, ormai da troppi anni, a parte un’eccellenza sostenuta in maniera bipartisan, il mondo dello sport è bistrattato dalla politica.
Auspicavamo un cambio di attenzione nei confronti del mondo sportivo, da parte di questa Amministrazione, ma purtroppo la musica non è cambiata, si arranca e si rincorrono progetti megagalattici, ma nel frattempo tutto è fermo: palestra, campo di bocce, campi di calcio a 5, ecc.
Non è polemica pretestuosa la presente, ma una semplice fotografia del mondo dello sport a Melfi, di uno stato di fatto che si protrae da troppo tempo, che sta letteralmente ammazzando lo sport di base.
Ci auguriamo che in attesa della nascita della nuova Scala o del nuovo Olimpico, si permetta agli adolescenti di Melfi che fanno sport, di utilizzare quel poco che esiste, che se lasciato ancora all’incuria o all’uso improprio è ovvio che non si potrà far altro che abbattere”.