Il sindaco di Melfi, Livio Valvano, è tornato sulla questione della tassa dei rifiuti secondo cui sarebbero stati effettuati errori di calcolo aumentando di conseguenza l’importo della Tari.
Ecco cosa ha dichiarato Valvano:
“Non ha alcun senso logico, giuridico, sociale e politico sollecitare i cittadini a presentare domande di rimborso per la tassa rifiuti.
Come ho già avuto modo di precisare, sarà l’amministrazione comunale a fare direttamente i conguagli per tutti i cittadini nel momento in cui sarà chiaro innanzitutto se bisogna intervenire e poi come bisogna operare.
L’associazione nazionale degli uffici tributi dei Comuni italiani, l’ANUTEL, ha posto la questione al Governo, rappresentando il corto circuito generato dalla recente pronuncia del MEF che ha generato sorpresa e una generale aspettativa di ricevere il rimborso, nonostante i Comuni interessati non abbiamo incassato un centesimo in più di quanto complessivamente dovuto.
In attesa dei necessari chiarimenti che aiutino i comuni a superare i precedenti e diversi orientamenti del Governo e dell’ANCI, che nel 2013/2014 hanno indotto moltissimi comuni, tra cui Melfi, ad operare facendo pagare di più ai cittadini possessori di pertinenze (cantine, garage etc.) e, nel contempo, a ridurre la tariffa della tassa ai cittadini possessori dell’abitazione senza pertinenza che hanno pagato meno del dovuto, non ha alcun senso sollecitare e far perdere tempo ai cittadini presentando la domanda di rimborso.
Non si tratta di somme erroneamente pagate, ma di un diverso peso della tariffa che dovrebbe portare a un conguaglio facendo pagare di più ad alcuni e meno ad altri. Quando arriverà il chiarimento richiesto, sapremo anche quale sarà la fonte di finanziamento utile per garantire i conguagli, considerato che il meccanismo della TARI presuppone il saldo zero tra la spesa sostenuta dal Comune per l’igiene urbana rispetto al gettito fiscale riscosso. Ciò significa che l’eventuale rimborso, se sarà confermato, non potrà gravare sul bilancio del Comune considerato che questo è vietato dalla legge.
Per questo invitiamo i cittadini a non presentare le domande di rimborso.
Sarà il Comune che, attraverso una decisione che dovrà essere discussa dal Consiglio Comunale, si assumerà l’onere di trattare tutte le posizioni interessate (sono diverse migliaia) a prescindere dalle domande di rimborso che, invece, al momento non possono essere evase considerato che non ci sono i presupposti giuridici per rispondere positivamente a chi ha chiesto il rimborso.
I cittadini sono tutti uguali ancor più quando si tratta di stabilire il loro contributo alla spesa pubblica. Sarà l’Amministrazione Comunale, con un provvedimento di portata generale, a farsi carico di garantire giustizia ed equità fiscale”.