Melfi, sospesa la procedura di licenziamento per questi lavoratori. I dettagli

Nella giornata di ieri si è svolto un importante tavolo tecnico, presso il Dipartimento delle Attività produttive della Regione Basilicata, relativo alla procedura di licenziamento collettivo avviata da Logiwork, azienda di logistica che impiega 21 dipendenti.

La UILM FISMIC dichiara:

“Al termine dei 75 giorni previsti per le fasi sindacali e amministrative, non è stato possibile raggiungere un accordo tra le parti.

La questione principale riguarda il rinnovo dell’appalto di Logiwork da parte di Aptiv, che ha ridotto la richiesta di personale a sole 7 unità, lasciando 14 lavoratori in esubero.

A complicare ulteriormente la situazione, alcune attività precedentemente svolte da Stellantis non rientrano più nell’appalto, e non è chiaro come siano state redistribuite o da chi vengano attualmente svolte.

Per evitare conseguenze immediate sul piano occupazionale, le organizzazioni sindacali, Fismic e UILM Basilicata, hanno ottenuto la sospensione della procedura di licenziamento collettivo.

Contestualmente, è stato richiesto l’attivazione di un ammortizzatore sociale della durata di tre mesi, il tempo necessario per avviare un confronto con Stellantis e individuare soluzioni concrete che consentano la ricollocazione dei 14 lavoratori ancora in bilico.

Diventa ora fondamentale aprire un dialogo con Stellantis per chiarire la situazione industriale e comprendere con precisione come siano state riorganizzate le attività che non rientrano più nell’appalto.

Inoltre, sarà necessario coinvolgere un eventuale nuovo appaltatore, affinché possa contribuire attivamente alla risoluzione della vertenza e garantire la piena occupazione.

Questa vicenda si inserisce in un contesto più ampio, caratterizzato da grandi incertezze per il futuro.

Sebbene Stellantis abbia annunciato un piano industriale che prevede l’introduzione di sette nuovi modelli ibridi ed elettrici nei prossimi anni, il 2025 si prospetta come un anno particolarmente difficile.

Senza un’assunzione di responsabilità sociale ed etica da parte di tutti gli attori coinvolti, c’è il rischio concreto di un forte impatto occupazionale sul territorio, con conseguenze devastanti per i lavoratori e per l’intera comunità.

Fismic e UILM Basilicata  continueranno a lavorare con determinazione per salvaguardare i posti di lavoro, cercando soluzioni che evitino una crisi sociale e industriale e dunque occupazionale”.