Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato di FIOM CGIL Melfi che fa sapere di essersi riunito oggi alla presenza della segreteria Fiom Cgil Basilicata per discutere con tutti i delegati della crisi lavorativa che ormai affligge da troppo tempo le lavoratrici e i lavoratori dell’area industriale.
Afferma Giorgia Calamita, della Fiom Cgil Basilicata:
“Durante gli interventi sono emerse tutte le preoccupazioni per il futuro occupazionale visto il fermo produttivo che attanaglia l’industria dell’automotive, derivante dall’assenza di investimenti nel settore, prima ancora della pandemia e oggi anche dall’assenza di semiconduttori.
Nonostante la strategicità del settore per l’economia del paese non esiste una politica attiva con piani di investimenti nel settore, il governo è assente su questo fronte.
Preoccupante è anche l’assenza del confronto con il sindacato per affrontare il tema del lavoro.
È in atto nel settore una trasformazione tecnologica per via della transizione, ma sul merito c’è un disinteresse preoccupante della politica, non esistono progetti sull’industria nel nostro paese, è necessario aprire una vera discussione con le parti sociali, aprire un tavolo di confronto per discutere del Pnrr, progettare il futuro industriale nel nostro paese per escludere perdite occupazionali.
La situazione per tutti i lavoratori della componentistica è preoccupante.
Le ricadute del calo produttivo sui salariali non sono più sostenibili, l’utilizzo massiccio della cassa integrazione inoltre, non fa maturare i ratei per il raggiungimento di alcuni istituti (ferie, par, tredicesima) erodendo ulteriormente il salario dei lavoratori, mentre la fuoriuscita di molti lavoratori in somministrazione è già un fatto concreto.
Durante la riunione è emerso in modo chiaro la necessità di estendere i diritti per tutti i lavoratori della componentistica, l’accordo di Giugno fatto anche dalla FIOM CGIL con Stellantis Melfi, che garantisce salario (recupero dei ratei) e la realizzazione di investimenti con la programmazione di nuovi modelli con motori elettrici a Melfi, deve essere applicato a tutti i lavoratori della componentistica.
Importante l’incontro richiesto dalle organizzazioni sindacali fissato al Mise per l’11 Ottobre con Stellantis, con l’obiettivo di avere risposte concrete in termini di occupazione e salari affinché la transizione venga gestita con nuovi strumenti discussi con il sindacato affinché non si faccia più subire ai lavoratori il ritardo delle politiche del settore nel nostro paese, così come hanno fatto gli altri paesi europei che sono molto avanti sulla programmazione di politiche attive del settore automotive.
Necessario prevedere iniziative sindacali a partire da un percorso di assemblee sindacali unitarie, che coinvolga tutti i lavoratori della componentistica di Melfi affinché si apra una vera discussione nel paese che dia centralità al settore viabilità, per garantire l’occupazione nel nostro paese.
Dall’incontro dell’11 Ottobre devono emergere segnali chiari”.
Anche la Uilm Nazionale si sta attivando per chiedere al governo un sostegno per fronteggiare la crisi dei microchip.
Ecco il suo comunicato:
“Il Coordinamento nazionale Uilm esprime fortissima preoccupazione per la crisi di approvvigionamento dei microchip, non solo per le gravi ricadute salariali che sta comportando, ma anche per i possibili effetti negativi sulle prospettive industriali.
All’incontro previsto presso il Ministero dello Sviluppo economico il giorno 11 Ottobre, la Uilm chiederà al Governo un sostegno per vigilare sui lanci dei nuovi modelli nelle fabbriche italiane, a cominciare da quelli attesi nei prossimi mesi a Cassino e a Pomigliano, per proseguire il confronto sul futuro piano industriale e sul destino delle società di servizio, confronto avviato con l’accordo di Melfi e con l’annuncio della Gigafactory a Termoli, e per superare il prima possibile la drammatica crisi di approvvigionamento che sta attanagliando il settore.
Sarebbe difatti gravissimo se l’Italia arrivasse in ritardo nel ripristino delle forniture rispetto alle altre potenze industriali, tanto più che il principale produttore europeo di microchip è controllato dagli Stati italiano e francese.
A tutela dell’intera filiera, compreso dunque l’indotto, chiederemo alle Istituzioni strumenti straordinari.
La Uilm, a sostegno del reddito dei lavoratori, continuerà a chiedere a Stellantis la garanzia della maturazione dei ratei; allo stesso modo pretenderemo il rispetto delle nome dell’organizzazione del lavoro poste a salvaguardia della salute e sicurezza.
Per quanto concerne lo smart working, riteniamo invece urgente la ripresa dei lavori delle commissioni nazionali, per correggere le storture che stanno emergendo in questi mesi.
Si pone inoltre il problema della gestione delle chiusure in regime di Contratto di espansione, con alcune storture amministrative compiute dall’azienda che noi chiediamo di correggere, informando i lavoratori con congruo preavviso, offrendo l’opportunità di utilizzare ferie e Par a chi volontariamente intende procedere in tale senso e includendo nella formazione tutte le attività richieste ai lavoratori, con conseguente integrazione al reddito per le relative ore come sancito dall’accordo.
Altra questione essenziale, in particolare in Sevel, è quella della stabilizzazione dei colleghi da anni in somministrazione a tempo indeterminato, che a ben vedere rappresenta una forma di perpetua precarietà.
La Uilm infine esprime grande soddisfazione per i risultati delle prime elezioni delle RSA, che si sono svolte a Melfi e a Mirafiori, nonché profonda riconoscenza verso i lavoratori per la fiducia che ci hanno voluto accordare, fiducia che proveremo sempre a ripagare profondendo il massimo impegno nella salvaguardia dei siti italiani in questa fase così complessa e difficile”.