“Superare la disabilità grazie allo sport”. È questo il messaggio lanciato ieri, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’11esimo Campionato italiano di equitazione Fisdir, organizzato in occasione del 50° anniversario della fondazione dell’Aias di Melfi-Matera.
Alla manifestazione erano presenti la referente nazionale Fisdir, Linda Casalini, il delegato regionale, Michele Giorgio, il presidente della Fondazione Bagnale e dell’Asd “Il Gabbiano”, Giulio Francesco Bagnale e l’assessore del Comune di Melfi, Enzo Bufano.
Una manifestazione nazionale voluta dalla Fisdir, dall’Asd ‘Il Gabbiano’ e dall’Aias di Melfi – Matera, con il patrocinio del Comune, della Provincia di Potenza, del Coni, del Csi, del Comitato Italiano paralimpico e della Federazione Italiana Sport Equestri.
Oltre 60 cavalieri, disabili e non, provenienti da Sicilia, Lazio, Piemonte, Sardegna e Basilicata, saranno presenti all’Aias di Melfi per partecipare, sino a Domenica, alle gare della specialità gimkana.
Ha spiegato la referente nazionale Fisdir, Linda Casalini:
“All’Aias di Melfi non si può non comprendere in toto il vero significato dello sport aperto a tutti.
Uno sport inclusivo in una realtà nella quale tutti i giorni i ragazzi disabili possono fare attività accanto ai ragazzi normodotati.
È questo lo sport del futuro per la nostra federazione.
Il nostro obiettivo è quello di aprire le società sportive dei normodotati ad accogliere i ragazzi con disabilità”.
Ha evidenziato il delegato regionale, Michele Giorgio:
“La Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali è la federazione sportiva Paralimpica cui il Cip (Comitato Italiano Paralimpico) ha demandato la gestione, l’organizzazione e lo sviluppo dell’attività sportiva per gli atleti con disabilità intellettiva e relazionale”.
Riflettori puntati anche sullo “sport e sull’ integrazione nella scuola italiana”.
Per il referente scuola per il mondo della disabilità collegata al disagio intellettivo e relazione, Tonino Iallorenzi:
“Non siamo all’anno zero. Questa realtà, che parte dall’equitazione, rappresenta quello che il movimento lucano paralimpico ha fatto in questi anni. Siamo riusciti grazie ai campionati studenteschi italiani ad avvicinare tantissimi ragazzi allo sport paralimpico ed abbiamo la fortuna di avere tanti atleti sino ai campioni mondiali di specialità”.
Ha commentato l’assessore Bufano:
“La Città di Melfi ringrazia l’Aias per il prezioso lavoro che da 50 anni quotidianamente dona alla nostra comunità e non solo. Un ringraziamento va a quanti si sono prodigati per la realizzazione della manifestazione, agli operatori Aias, alla Fisdir, allo staff tecnico, agli sportivi ed a tutte le famiglie ospiti della nostra Città”.
Da oltre cinquant’anni l’Aias Melfi- Matera, infatti, rappresenta la realtà lucana più importante per l’abilitazione e la riabilitazione nell’età evolutiva e la riabilitazione dell’adulto.
ha sottolineato il presidente della Fondazione Bagnale e dell’Asd “Il Gabbiano”, Giulio Francesco Bagnale:
“Cinquant’anni e non sentirli e noi siamo orgogliosi di essere giunti a questo risultato con l’idea che un’associazione di genitori ha una proiezione di tempo praticamente eterna.
Oggi per noi è un momento di particolare gioia.
Abbiamo deciso di organizzare l’11 Campionato italiano di equitazione Fisdir proprio per festeggiare il 50° anniversario della fondazione dell’Aias di Melfi-Matera che quest’anno ci rende particolarmente orgogliosi”.
Una realtà associativa, quella dell’Aias di Melfi, che ha dato tanto sia al territorio lucano sia a livello nazionale.
Ha aggiunto Bagnale:
“L’Associazione nasce con l’obiettivo di svolgere, in favore delle persone con disabilità, ogni possibile azione che miri alla loro indipendenza fisica, sociale ed economica e al sostegno morale, psicologico e formativo dei loro genitori e di chiunque si occupi dei loro problemi.
Essa non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale, attraverso l’;istituzione e la gestione di servizi riabilitativi socio-sanitari di elevato livello qualitativo.
Lo spirito e l’obiettivo dell’Associazione è quello di affrontare la questione dell’handicap imponendo a se stessa ed agli interlocutori, istituzionali e non, un approccio differente, molto più attento alle esigenze delle famiglie e dello stesso disabile”.
Una nota aggiunge:
“L’idea che sta alla base della nascita stessa dell’A.I.A.S. di Melfi è proprio quella di superare la settorializzazione del problema handicap e di conseguenza la settorializzazione dell’essere umano che è portatore dell’handicap.
La sezione melfitana dell’A.I.A.S. fu costituita a Melfi il 13 luglio del 1969. Il 15 aprile 1970 fu inaugurato il Centro di Riabilitazione ubicato nei locali limitrofi alla chiesa di S. Antonio di Melfi.
Per rispondere alla domanda crescente di riabilitazione, grazie all’impegno tenace del fondatore e presidente Ferdinando Bagnale, il 29 giugno 1976 fu aperto il nuovo Centro di Riabilitazione neuro-psico-motoria, oggi a lui intitolato, ubicato in C.da S. Abbruzzese a Melfi, che costituisce il principale presidio riabilitativo.
La finalità di rendere un servizio riabilitativo efficiente e capillare sul territorio lucano, ha indotto l’Aias di Melfi ad attivare nel tempo gli ambulatori di riabilitazione di: Venosa, Rionero, Palazzo San Gervasio, San Fele, Lavello e il Centro di Riabilitazione di Matera.
L’Associazione è, inoltre, presente in tutti i comuni del Vulture Alto Bradano, nei plessi scolastici e con il servizio di riabilitazione domiciliare.
Oggi l’Aias grazie al suo patrimonio di specifiche competenze nel settore dell’abilitazione e riabilitazione del bambino e riabilitazione dell’adulto ha un bacino d’utenza esteso oltre i confini regionali: nelle strutture, infatti, afferiscono cittadini disabili provenienti dalle aziende sanitarie di Puglia, Campania e Calabria”.
Di seguito due foto della conferenza stampa.