Domani, 17 Gennaio, ricorre la memoria di Sant’Antonio Abate.
Un Santo antico, a metà tra sacro e popolare, che nel territorio del Vulture-Melfese ha una solida devozione, seppur con delle sfumature diverse legate ai contesti locali.
In particolare, sono tre le città che celebrano il Santo nato in Egitto nel 250 dopo Cristo e morto nel 356, dopo una vita vissuta a diffondere il messaggio di Cristo, alternando momenti di solitudine a prove durissime contro il demonio.
A Rionero si trova un’antica chiesa a lui dedicata, forse costruita nel tredicesimo secolo dai monaci di Monticchio, con all’interno una sua statua. La tradizione vuole, oltre alla benedizione degli animali, la preparazione delle tipiche pettole, frittelle di pasta fresca cotte in olio bollente.
Densa di fascino è invece la storia che lega Sant’Antonio Abate a Genzano, tanto da essere il protettore della città per acclamazione di popolo.
A Melfi il luogo sacro di riferimento è la chiesa di San Lorenzo dove si celebra una messa in suo onore e si benedicono gli animali domestici, un’usanza legata al patronato del Santo.
Quindi l’appuntamento è alle ore 9:00 domani, per la Santa Messa a San Lorenzo.
A seguire benedizione degli animali.
Ecco la locandina.