Nell’ambito della collaborazione tra la sezione CAI di Melfi e il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASP di Potenza, si è svolta, nei giorni scorsi, un’altra escursione presso Minervino Murge, nel territorio del Parco rurale dell’Alta Murgia.
Hanno partecipato una trentina di pazienti, tra quelli seguiti sul territorio e quelli ospitati nelle case site presso l’alloggio del Vulture – Alto Bradano, accompagnati dai bravissimi operatori del Centro di Salute Mentale e guidati dai rappresentanti dei CAI di Melfi e Bari.
L’intensa giornata escursionistica del 20 Aprile è iniziata con l’accoglienza della Sindaca di Minervino, Maria Laura Mancini, che ha ricevuto, salutato e colloquiato amabilmente con tutto il gruppo nell’aula consiliare, esprimendo la soddisfazione per la gradita visita alla città.
Successivamente, il gruppo si è recato presso la Grotta di San Michele, ai piedi di Minervino Murge, in una cavità carsica la cui formazione risale a due milioni di anni fa e il cui interesse storico, artistico e speleologico è enorme.
La sua profondità visitabile raggiunge i 70 metri circa ed è un antico luogo di culto micaelico.
L’escursione è proseguita lungo due percorsi, uno geologico e l’altro naturalistico, del Monte Lisciacoli:
- il primo è costituito da rocce calcaree con cave realizzate dal lavoro dell’uomo;
- il secondo è caratterizzato da migliaia di specie vegetali, tra cui biancospini, rovi selvatici, preziose orchidee, in un habitat di pseudo steppa mediterranea.
Anche l’area attrezzata “il salotto dei Flintstones”, caratterizzata da lastre di pietra calcarea sovrapposte a forma di tavolino, dove si è consumato il pranzo a sacco, ha suscitato tanta ammirazione in tutti i partecipanti.
L’iniziativa realizzata fa parte del progetto CAI di montagnaterapia, concordato con operatori e specialisti del Dipartimento di Salute Mentale.
L’obiettivo è realizzare un vero e proprio percorso di cura attraverso la “montagna”, con escursioni periodiche, programmate insieme tra CAI, operatori e i pazienti.
Sono loro stessi i protagonisti delle scelte che si vanno a fare e, perciò, partecipi di una passeggiata – escursione vissuta con l’entusiasmo di chi, in libertà ed al contatto con la natura, incontra e vive alla “pari” con gli altri le nuove scoperte che essa mette a disposizione.
Anche la condivisione della colazione fatta insieme annulla ulteriormente le barriere e rafforza il rapporto umano, senza distinzione tra paziente ed operatore: così si costruisce quella relazione fondamentale che, senza enfasi, si può chiamare “la relazione che cura”, che aiuta ad affrontare il disagio mentale.
Ecco, è proprio questa sperimentazione portata avanti da qualche anno che rende proficuo per i cittadini – pazienti il rapporto tra ASP e CAI di Melfi.
La riuscita della escursione è anche il risultato della pluriennale e fruttuosa collaborazione tra le due sezione CAI di Melfi e quella di Bari.
Complimenti a tutti coloro che hanno reso realizzabile una simile opportunità, domando gioia e pace, attraverso la genuinità della natura, a tutti coloro che soffrono di disturbi mentali.
Di seguito, alcune foto della giornata.