La Regione Basilicata ha chiesto formalmente alla Commissione Nazionale Immigrazione, presso la Conferenza Stato/Regioni, di convocare una riunione per affrontare gli “esiti drammatici relativi all’eliminazione del permesso di protezione umanitaria e della ristrutturazione del sistema Sprar di seconda accoglienza”.
Lo rende noto Pietro Simonetti, presidente del Coordinamento regionale Politiche Migranti e Rifugiati, il quale prosegue:
“Le revoche dell’accoglienza nei Centri per i possessori di permesso umanitario e il loro mancato trasferimento negli Sprar, secondo le norme di gestione in atto, stanno provocando esiti negativi in tutto il Paese su nuclei familiari, vittime di tratta e soggetti vulnerabili certificati dalle commissioni ministeriali al momento del rilascio dei permessi di protezione.
Le decisioni di revoche dell’accoglienza prima del termine dei percorsi di integrazione, in termini retroattivi rispetto alle nuove modalità di rilascio dei permessi, compreso quello speciale che riprende alcuni criteri di quello umanitario soppresso, produce un solo risultato: trasformare regolari in irregolari e creare un percorso di condizioni di vita peggiori per tante persone.
Le revoche assunte, anche in pieno inverno, traslocano dall’accoglienza, maturata con diritto, alla vita di strada famiglie e bambini, persone vulnerabili.
Restiamo in attesa dell’incontro nazionale e di quello regionale richiesto alle Prefetture.
Intanto vogliamo ringraziare quanti si stanno mobilitando, nel mondo del volontariato, della comunicazione, delle parti sociali, dell’avvocatura e della gestione dei centri di accoglienza, senza accampare ristori economici, per la difesa dello stato di diritto e dei valori dell’uomo sanciti anche dalla Costituzione”.