Nella nostra regione scoperta una vastissima area avvelenata dalla polvere di amianto.
A documentare la presenza di oltre 600 sacchi pieni di amianto tossico pericoloso per la salute dei cittadini sono state le telecamere della tv dei vescovi, tg2000.
Per la prima volta anche le istituzioni locali sono riuscite ad entrare all’interno dell’area inquinata di circa 77 mila metri quadri.
I sacchi di amianto si trovano all’interno di una fabbrica abbandonata che, tra gli anni Settanta e i primi anni Ottanta, ha prodotto migliaia di manufatti in amianto.
Si tratta dello stabilimento ex Materit a Ferrandina, Comune della Val Basento.
Tramite le immagini rilevate da un drone emerge la pericolosità di questi grandi sacchi pieni di amianto soprattutto allo stato friabile, il più nocivo e mortale.
Dalle testimonianze raccolte pare che nel corso degli anni alcuni agricoltori della zona hanno scavalcato le recinzioni permettendo al gregge di pascolare all’interno dell’area contaminata andando così a intaccare tutto il ciclo alimentare.
Un altro aspetto da non sottovalutare è l’ubicazione dello stabilimento che si trova vicino al fiume Basento che sfocia nel Mar Ionio.
C’è la consapevolezza (ci sono anche i soldi e la gara d’appalto vinta) che l’area va bonificata al più presto ma a quanto pare i cavilli burocratici, che hanno stoppato questa azione, sono più importanti della salute dei cittadini e dell’ambiente.
Di seguito la foto che tg2000 ha scattato nello stabilimento ex Materit a Ferrandina.