“Da aprile, con la fine dello stato di emergenza, sarà possibile autorizzare i comitati delle feste religiose a svolgere le loro attività e riprenderanno le processioni, con la presenza di volontari che garantiranno il rispetto delle norme anti-Covid”.
Lo rende noto la Conferenza episcopale pugliese.
Una notizia attesa anche in vista della Pasqua e del Venerdì Santo in particolare.
Nella nota hanno scritto:
“La ripresa di una prudente normalità e l’intenzione del Governo di porre fine allo stato di emergenza entro il 31 marzo, ci permettono di guardare con maggiore serenità anche alla celebrazione delle feste religiose.
È vivo desiderio dei vescovi delle diocesi pugliesi ridare vita a questi momenti religiosi e sociali così importanti per il cammino delle nostre comunità ecclesiali, sapendo tener sempre insieme i percorsi di catechesi, i momenti celebrativi e le scelte di carità, così come ricordato nel documento ‘L’annuncio del Vangelo nelle feste religiose popolari’, pubblicato nel 2020 dalla Conferenza episcopale pugliese.
Le feste religiose devono continuare a essere, così, un momento forte, atteso e preparato dalle nostre comunità, in cui si esprime la bellezza della religiosità popolare.
Da aprile, i comitati delle feste religiose saranno autorizzati a programmare le loro attività, previa approvazione della competente autorità ecclesiastica.
E si potranno organizzare anche le processioni, facendo in modo che alcuni volontari del servizio d’ordine ne garantiscano lo svolgimento secondo le regole vigenti.
Le processioni e le celebrazioni all’aperto, tuttavia, saranno consentite con il nulla osta dell’ordinario del luogo e, come previsto dalla legge, previa comunicazione al Comune e all’autorità di pubblica sicurezza, competente per territorio, almeno tre giorni prima.
Le attuali emergenze umanitarie e le nuove povertà legate alla pandemia richiamano tutti a vivere queste manifestazioni con sobrietà e con segni concreti di solidale vicinanza.
In chiesa e nei luoghi chiusi le disposizioni di sicurezza anti-Covid rimarranno invece per ora invariate”.