Il ministro degli esteri Luigi Di Maio ancora una volta nel mirino dell’Isis.
Esattamente come accaduto lo scorso Luglio, la minaccia arriva da al Naba, il settimanale di informazione dell’Isis, su cui sono apparse altre frasi intimidatorie sulla conquista di Roma.
Questa volta, però, la preoccupazione sarebbe maggiore a causa di una foto diffusa del titolare della Farnesina scattata durante la plenaria del vertice anti Daesh tenutosi quest’estate nella Capitale.
Per le forze di sicurezza questo secondo aspetto sarebbe un chiaro segnale “minatorio” nei confronti di Di Maio.
Si parla di circostanze “molto preoccupanti”.
Nell’articolo su Al Naba, dal titolo “Perché il Califfato li spaventa”, si legge:
“Proclameremo il califfato con pallottole e munizioni, irromperemo nelle vostre sale conferenze.
Terrorizzare gli infedeli è un ordine divino“.
Solidarietà è stata da subito espressa da parte del presidente Cinque Stelle, Giuseppe Conte:
“Sono vicino a Luigi Di Maio per le nuove, gravissime minacce ricevute dai terroristi ISIS.
Non ci fanno paura: il suo impegno, la servizio del Paese e della stabilità internazionale, non sarà scalfito da atti intimidatori.
Chi tocca Luigi, tocca ognuno di noi”.