Oggi a Roma 150 agricoltori lucani hanno partecipato al blitz organizzato da Coldiretti per difendere il grano italiano che sta affrontando una crisi senza precedenti con quotazioni più basse di 30 anni fa e che rischiano di fare strage delle centinaia di migliaia di aziende agricole impegnate nella coltivazione più estesa sul territorio nazionale.
La manifestazione si è svolta davanti al Ministero delle Politiche Agricole, presenti tanti giovani agricoltori.
Il presidente di Coldiretti Basilicata Piergiorgio Quarto ha dichiarato:
“Le importazioni in Italia sono praticamente quadruplicate (+315%) dall’Ucraina che è diventato nel 2016 il terzo fornitore di grano tenero per la produzione di pane mentre per il grano duro da pasta il primato spetta al Canada che ha aumentato del 4% le spedizioni.
Complessivamente le importazioni di grano duro e tenero in Italia sono aumentate del 14% nel primo trimestre del 2016 rispetto all’anno precedente ma la dipendenza dall’estero determinata dall’insufficiente remunerazione della produzione nazionale potrebbe ulteriormente aggravarsi”.
Nel corso della manifestazione sono emersi anche i problemi del mondo agricolo: il direttore regionale della Coldiretti, Francesco Manzari, ha infatti dichiarato:
“Con questi prezzi gli agricoltori non possono più seminare e c’è il rischio concreto di alimentare un circolo vizioso che, se adesso provoca la delocalizzazione degli acquisti del grano domani toccherà gli impianti industriali di produzione della pasta con la perdita di un sistema produttivo che genera ricchezza, occupazione e salvaguardia ambientale” .
Nel corso della manifestazione romana i vertici regionali di Coldiretti hanno annunciato che in Basilicata la mobilitazione proseguirà anche nelle prossime settimane.