Oggi gran parte delle confessioni cristiane celebrano il “Giovedì Santo” che precede la Domenica di Pasqua.
Noto anche come “Giovedì della Cena del Signore” ricorda l’istituzione dell’Eucarestia e del sacerdozio sia la consegna ai discepoli del comandamento dell’amore (Gv 13,34). Per queste ragioni nel Giovedì Santo viene celebrata la Giornata sacerdotale.
Questo giorno è sia l’ultimo giorno di Quaresima sia il primo giorno del Triduo Pasquale ma in modo tale che i due tempi non si sovrappongano: infatti la Quaresima termina prima che inizi la messa in Cena Domini con il cui inizio comincia contestualmente il Triduo Pasquale.
Secondo i Vangeli in questo giorno Gesù lavò i piedi ai suoi discepoli e consumò l’Ultima Cena (dalla quale si sviluppò il sacramento dell’Eucarestia) prima di essere arrestato e condannato.
Il rito della cena pasquale ebraica prevede, al suo inizio, che il capofamiglia lavi le mani dei commensali, prima di iniziare il pasto. Gesù reinterpretò questo gesto sostituendolo con il lavaggio dei piedi. In genere il gesto del lavare i piedi era riservato ai servi o agli schiavi, esso è un dunque un gesto di estrema umiltà ed umiliazione, il cui senso è spiegato da Gesù stesso nel Vangelo di Giovanni:
“Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: Sapete ciò che vi ho fatto? Voi Mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque Io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto Io, facciate anche voi”.
La Chiesa vede nel gesto della lavanda dei piedi un simbolo dell’amore di Dio.
La Messa è seguita dall’adorazione del Santissimo Sacramento deposto all’Altare della reposizione dove viene custodita l’Eucarestia.
Si parla qui anche di “Sepolcri“. Soprattutto nei centri dell’Italia meridionale si usa dire “andare a fare i sepolcri” cioè il visitare, a partire dalla sera del Giovedì, il sepolcro di Cristo addobbato con elementi floreali, stoffe ed altri simboli che conferiscono solennità al luogo. L’usanza, non certificata dalla dottrina, è che ogni fedele visiti da 5 (quante sono le piaghe di Cristo) a 7 (quanti sono i dolori della Madonna) di questi allestimenti in varie chiese vicine, compiendo il cosiddetto giro “delle sette chiese” o “sepolcri”.