Oggi 2 Ottobre 2017, si celebra la Festa dei Nonni, per ricordare il ruolo fondamentale che gli anziani rivestono in società e soprattutto nelle famiglie.
Da sempre fonte di saggezza e amore, gli anziani sono una parte importante nella vita di figli e nipoti.
La festa dei nonni è stata creata negli Stati Uniti nel 1978 durante la presidenza di Jimmy Carter su proposta di Marian McQuade, una casalinga del Virginia Occidentale, madre di quindici figli e nonna di quaranta nipoti.
La McQuade iniziò a promuovere l’idea di una giornata nazionale dedicata ai nonni nel 1970, lavorando con gli anziani già dal 1956.
Riteneva, infatti, come obiettivo fondamentale per l’educazione delle giovani generazioni, la relazione con i loro nonni.
In Italia, autori e ideatori della “festa dei nonni”, (dal 1978) sono Maria Zanni, Michele Armetta.
Successivamente, si interessa alla manifestazione Franco Locatelli (Presidente dell’Unione Nazionale Florovivaisti – Unaflor).
Arturo Croci, Wim Van Meeuwen e Walter Pironi, ufficializzano il comitato ufficiale della festa dei nonni 1997.
Per volere degli Autori-Ideatori, questa festa è stata istituita come ricorrenza civile per il giorno 2 Ottobre di ogni anno con la Legge 159 del 31 Luglio 2005, quale momento per celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale.
La legge istituisce anche il “Premio nazionale del nonno e della nonna d’Italia”, che il presidente della Repubblica assegna annualmente a dieci nonni, in base a una graduatoria compilata dall’apposita commissione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
Il compito di promuovere iniziative di valorizzazione del ruolo dei nonni, in occasione di tale data, spetta per legge a regioni, province e comuni.
La data del 2 Ottobre coincide con il ricordo liturgico degli angeli custodi nel calendario dei Santi cattolico.
L’Unicef Italia ha ripreso quest’anno la tradizione della “Festa dei nonni e dei nipoti” e il presidente del Comitato provinciale di Potenza Mario Coviello, con Anna Maria Giambrocono, ha invitato i dirigenti scolastici delle scuole della provincia di Potenza a collaborare con l’Unicef per valorizzare nelle scuole i nonni, scrigno di sapienza, il 30 Settembre, l’1 e il 2 Ottobre.
È quanto si apprende da una nota diffusa dal presidente del Comitato provinciale Unicef di Potenza, Mario Coviello, in cui spiega che:
“La proposta è stata accolta da molti docenti delle scuole dell’infanzia e primaria di:
- Potenza;
- Vaglio;
- Bella e frazione S. Antonio Casalini;
- Avigliano;
- Baragiano;
- Muro Lucano e frazione Ponte Giacoio;
- San Fele;
- Castelgrande;
- Pescopagano;
che, subito dopo l’inizio delle lezioni, hanno avviato laboratori di canto, musica, e i nonni hanno suonato l’organetto, ballato la tarantella, cantato ‘Amor dammi quel fazzolettino/vado alla fonte e lo vado a lavar’.
Le insegnanti, prosegue la nota, hanno invitato i nonni e le nonne a raccontare nelle classi e nelle sezioni come giocavano da bambini, con quali giocattoli.
Con grande sorpresa i piccoli hanno scoperto che giocavano con bambole fatte di pezze che cucivano e riempivano di semola, e con la pasta del pane che poi mettevano al forno.
I nonni giocavano con le noci e i bottoni, con i tappi e gli aquiloni, e per strada con la palla di pezza riempita di semola e con le biglie di vetro, giocavano a nascondino, al salto della fune, a campana, tiro della piastrella.
Preparavano per mesi i fuochi a San Giuseppe.
I nonni hanno portato le foto di quando erano piccoli e le immagini in bianco e nero e a colori hanno suscitato mille domande sui vestiti, sul cibo. Nonno Antonio ha cantato le canzoni napoletane della serenata alla sua bella ‘I te vurria vasà’, ‘O marinariell’.
Altri nonni hanno portato gli oggetti di una volta. Mortai, calamai, astucci di legno, paioli di rame, sbattitori, scaldaletto, il lumino, il ferro di cavallo, la sega. Ciascuno di essi è diventato una storia, un racconto, un personaggio, una paura, un’emozione.
Oggi, 2 Ottobre, i piccoli ringrazieranno i nonni con canzoni, ‘diplomi d’onore’, disegni, piccole creazioni.
Nelle classi non mancherà la festa con dolci e bevande e molti nonni e nipoti si scambieranno i braccialetti che quest’anno l’Unicef ha proposto per aiutare i minori non accompagnati che sono arrivati in Italia per sfuggire alla guerra e alla fame”.
Raccogliamo l’invito dell”Unicef a festeggiare tutti i nonni “tesori d’amore e di sapienza”.