Oggi, 19 Marzo, la chiesa cattolica festeggia San Giuseppe, nome che in ebraico significa “Dio aggiunga”.
San Giuseppe, infatti, è stato “aggiunto in famiglia”, in quanto sposo di Maria e padre putativo di Gesù e rappresenta un esempio per tutti i padri del mondo.
Descritto nella Bibbia come uomo giusto, definito da molti come “Il Santo del silenzio” in quanto sono davvero poche le righe evangeliche che si riferiscono a lui, egli è il custode della famiglia e non è un caso che la Festa del papà cada, in Italia, proprio oggi.
Da buon custode, si prese cura, in tutto e per tutto, di Maria e Gesù Cristo, persino quando si ritrovò nella drammatica situazione di rifugiato durante la fuga in Egitto, per scampare alla minaccia di Erode.
Grazie a Giuseppe, Gesù imparò il lavoro di falegname, ma soprattutto a nutrirsi della parola di Dio, crescendo in età, sapienza e grazia.
Il Santo obbedì integralmente alla volontà divina, rappresentando fino in fondo l’uomo che “sa prendere con sé”.
L’espressione “prendere con sé” ricorre al termine dell’Annunciazione e si riferisce al fatto che Giuseppe prese con sé Maria, tenendo a riparo lei e Gesù in Egitto, proprio come gli aveva ordinato l’Angelo del Signore.
Per questi motivi, la Chiesa lo ha designato come modello per tutti i padri del mondo.
In occasione della Festa di San Giuseppe, l’Italia intera prepara le gustosissime zeppole.
È un dolce tipico della tradizione napoletana che si è diffuso nel resto d’Italia (in prevalenza al Centro-Sud) assumendo anche connotazioni diverse rispetto alla versione originale.
La prima ricetta scritta risale al 1837, è inserita nel trattato di cucina napoletana di Ippolito Cavalcanti e prevede: farina, zucchero, uova, burro e olio d’oliva, crema pasticcera, una spolverata di zucchero a velo e amarene sciroppate per la decorazione.
Si possono sia friggere che cuocere in forno. In entrambi i casi le zeppole hanno forma circolare, presentano un foro centrale e sono ricoperte di crema pasticcera guarnita con qualche amarena sciroppata qua e là.
Alcuni inseriscono la crema anche all’interno della zeppola, discostandosi dalla tradizione.
Facciamo gli auguri a tutti i papà e a coloro che portano il suo nome.