Ieri abbiamo annunciato un bella notizia per l’ospedale di Melfi invece oggi arriva un nuovo allarme di depotenziamento a cui rischia di essere sottoposto sempre il nosocomio melfitano.
Peppino Brescia, Ex parlamentare e già sindaco di Melfi, a questo proposito, rivolge un appello al Presidente Bardi, ai neoeletti Consiglieri regionali, ai Sindaci dei comuni delle aree del Vulture Melfese, del Lagonegrese e della Val d’Agri.
Brescia spiega la situazione:
“Sembrerebbe che si stia decidendo da parte della Direzione Generale e Sanitaria dell’Azienda Ospedaliera Regionale del San Carlo di Potenza di eliminare la guardia Cardiologica dagli Ospedali di Melfi, Villa d’Agri e Lagonegro per potenziare l’attività ambulatoriale diurna.
Provo a tradurre: di notte se arriva un infartuato in questi ospedali, il paziente non può essere trattato in emergenza dallo specialista cardiologo perché non in servizio, nemmeno in reperibilità.
Il paziente o dovrebbe essere trasferito a Potenza in ambulanza (magari senza la presenza del medico a bordo) con la percorrenza notturna di oltre un’ora, oppure aspettare la mattina successiva quando prende servizio il cardiologo di turno.
Questo verrebbe deciso per l’assenza di un numero sufficiente di specialisti negli ospedali di base?
È un fatto GRAVISSIMO, una decisione, se assunta, pericolosa per la vita dei cittadini delle aree di riferimento degli ospedali di Melfi, Lagonegro, Villa d’Agri.
Ho sempre saputo che l’infarto ha bisogno di essere affrontato subito, nel giro di pochi minuti, a costo della vita del paziente.
Aggiungo e mi chiedo: in caso di una parto di notte o di interventi chirurgici urgenti sempre di notte che hanno bisogno di assistenza cardiologica, come si procede? Tutti trasferiti di notte al San Carlo?
Mi sembra assurdo tutto questo, se per davvero la Direzione del San Carlo decidesse una cosa simile.
Mai successo una cosa del genere! Sarebbe pura follia!!!
È solo allarmismo il mio?
Per questo rivolgo un appello, da cittadino e da ex uomo delle istituzioni pubbliche, al Presidente Bardi, ai neo consiglieri regionali di tutti gli orientamenti politici, ai Sindaci delle aree di riferimento dei tre ospedali, di acquisire le informazioni, di verificare eventuali decisioni che verrebbero assunte nei prossimi giorni, di assumere tutte le azioni atte, nel caso, a continuare ad assicurare la presenza degli specialisti h 24 nei tre ospedali di emergenza urgenza.
I problemi della sanità pubblica si aggravano e nessuno può rimanere indifferente”.