“Per la prima volta in Basilicata, nella unità operativa di Cardiologia del presidio ospedaliero di Melfi diretta dal dottor Rocco Aldo Osanna, è stata eseguita una procedura di impianto di un generatore di impulsi, dal particolare carattere innovativo per la sua tecnologia.
Il dispositivo, molto efficace per il trattamento dello scompenso cardiaco, ha lo scopo di migliorare la contrattilità cardiaca grazie all’erogazione di piccoli livelli di energia”.
Lo rende noto con un comunicato l’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” di Potenza.
Soddisfatto per l’importante traguardo, il direttore generale dell’Aor San Carlo di Potenza, Giuseppe Spera, si congratula:
“con i medici della Cardiologia di Melfi per la capacità di innovarsi in una disciplina medica molto sensibile alle popolazioni più anziane, ma oramai decisiva anche per quelle più giovani, in quanto la medesima tecnologia che potenzia la sua efficacia è capace di garantire loro il recupero completo per condurre tutte le attività quotidiane.
L’organizzazione della offerta ospedaliera, così variegata e qualificata nei cinque presidi dell’Aor, riesce ad esercitare un ruolo decisivo per le comunità locali che possono affidare le loro domande di salute agli ospedali della Basilicata, considerata la scelta della direzione strategica dell’Aor San Carlo di puntare non solo sul nosocomio di Potenza, polo di eccellenza per le acuzie e le funzioni di più alta qualificazione legate all’emergenza, ma anche su quelli dislocati sul territorio della provincia potentina, cui sono state riconosciute specifiche vocazioni mediche”.
Ha precisato il dottor Rocco Aldo Osanna:
“L’intervento effettuato in anestesia locale dalla dr.ssa Anna Capuano su una paziente di 76 anni con un complesso quadro clinico, arricchisce l’offerta di interventistica elettrofisiologica della unità operativa di Cardiologia del presidio ospedaliero di Melfi che vede coinvolta, oltre alla dottoressa Anna Capuano, la dottoressa Rosa Manta, responsabile dell’incarico professionale di interventistica elettrofisiologica”.