Nel momento in cui le mamme scoprono di aspettare un bambino, il mondo magicamente diventa un posto nuovo e meraviglioso, pieno di luce e speranza, pronto ad accogliere con gioia una nuova creatura.
Come saranno i suoi occhi?
Il colore dei suoi capelli?
Somiglierà più a mamma o a papà?
Sono queste alcune delle domande che le donne puntualmente si pongono, ma le nuove coraggiosissime mamme, al giorno d’oggi, devono fare i conti con un virus che mette inevitabilmente in secondo piano tutti questi dolci e consueti interrogativi.
Sappiamo tutti che partorire al tempo del Coronavirus può rappresentare uno stress non indifferente per le future mamme che, già durante la gravidanza, cominciano ad anteporre il bene dei propri pargoli al proprio.
Infatti, le misure restrittive di contenimento del virus, in atto anche nei reparti di ostetricia e ginecologia, non erano sicuramente contemplate nel ventaglio di esperienze dei neo genitori ma, purtroppo, sono necessarie per la sicurezza di tutti e dei nostri piccoli.
In tutto questo, un ruolo fondamentale lo gioca anche la struttura sanitaria a cui ci si affida nel momento del parto.
La nostra Redazione ha raccolto la testimonianza di Marialuisa, una donna di 32 anni, che vive con suo marito Michele a Lavello.
Lei è una delle neo mamme che ha dato alla luce il proprio bambino, Raffaele, lo scorso 17 aprile.
Marialuisa, per questo evento così importante, non ha scelto alcun ospedale fuori regione, ma bensì il punto nascita dell’Ospedale di Melfi, fiore all’occhiello dell’intera Basilicata.
Ecco come la donna ha raccontato la sua esperienza alla nostra Redazione:
“Ho scelto l’ospedale di Melfi perché è il nostro ospedale e mi ha permesso di non allontanarmi troppo.
Ma la motivazione non è solo questa.
Mi sono confrontata anche con alcune ragazze che, un anno fa, hanno partorito proprio nel punto nascita, parlandomi molto bene della loro esperienza.
È da una settimana che sono ricoverata qui (avendo io avuto la rottura del tappo anticipata) ma devo dire che sono stata trattata davvero con i guanti bianchi da tutto il personale, nessuno escluso.
La struttura è a dir poco accogliente, oserei dire che è un vero e proprio hotel a 5 stelle!
Mi trovo in una stanza singola dove c’è anche la televisione, il bagno in camera e il balcone indipendente.
È davvero tutto riservato.
Purtroppo, per via delle restrizioni imposte dal Coronavirus, sono stata sola fino al momento del travaglio, passato con mia madre.
Il primario di Ostetricia e Ginecologia è davvero eccezionale.
Il reparto è gestito benissimo.
Durante il travaglio ho assistito a tre turni e devo dire che non sono stata mai lasciata sola.
Tutte le ostetriche e tutti i medici erano lì per me.
Il bambino è nato di 4 kg ma, lì per lì, si era indecisi sull’eventualità di effettuare un cesareo (alla fine non necessario).
Premetto che sono stata costantemente monitorata e sia la mia condizione che quella di mio figlio era assolutamente di benessere.
Successivamente siamo passati all’epidurale e devo dire che in questo momento è uscita maggiormente fuori la professionalità dei medici.
Io non avevo programmato la partoanalgesia ma, per evitare appunto il cesareo, mi è stato proposto in sala parto.
I dolori che avevo erano davvero forti ma non sapevo nulla di questa ipotesi (i pro, i contro ecc).
Ho preso la decisione di farlo e devo dire che l’anestesista è stato davvero bravissimo.
Il medico ha precisato che non stava togliendomi il dolore, bensì alleviandolo.
Inutile dire che anche lui è stato sempre presente, chiedendomi come stessi e tutte le specifiche del caso.
Sono davvero contentissima e soddisfatta della scelta che ho fatto.
Non riesco davvero a capire come le altre mamme della zona possano scegliere (salvo chi è obbligata da problemi) di andare a partorire in Puglia.
Ringrazio di cuore tutto il personale del reparto, che mi ha assistita con grande professionalità.
Il mio invito, per le future mamme, è quello di venire a partorire qui, nel punto nascita di Melfi”.
Una testimonianza che in questo periodo difficile ci ricorda quanto sia bello il miracolo della vita e quanto siano professionali i nostri medici, le nostre ostetriche, gli infermieri e tutto il personale sanitario che con premura, passione e ospitalità, accolgono i loro pazienti.
I nostri migliori auguri ai neo genitori e un grande benvenuto al piccolo Raffaele.