Giuseppe Grande, cittadino di Venosa e noto creativo lucano, ha voluto raccontarci la sua esperienza (estremamente positiva) presso il presidio Ospedaliero di Melfi.
Tutto è iniziato la mattina dello scorso Sabato quando l’anziana zia Cristina è purtroppo caduta nella città Oraziana rompendosi il femore.
Immediati i soccorsi, le prime radiografie e il trasferimento all’Ospedale di Melfi.
Come ha spiegato lo stesso Giuseppe alla nostra Redazione:
“Il reparto di Ortopedia è sostanzialmente un reparto pulito, efficiente, con persone molto professionali, gentili e attente.
Mia zia è stata trattata veramente bene.
E’ stata operata nelle 48 ore, dal momento che quando si rompe un femore, bisogna sempre operare in questo lasso di tempo.
Il decorso è andato bene, lei è sempre grintosa e oggi verrà trasferita all’Ospedale di Venosa per la riabilitazione (che molto probabilmente durerà alcuni mesi).
Nella negatività della questione, l’esperienza è stata positiva, dal momento che il più delle volte si pensa che i risultati positivi si possano ottenere solo andando in altre città.
Per la situazione in cui mi sono trovato posso affermare che questo reparto è molto efficiente.
I medici e gli infermieri presenti fanno veramente un duro lavoro e, magari, per la mole che quotidianamente si trovano a dover gestire e affrontare, servirebbe del personale in più.
Nonostante gli operatori fossero sotto stress abbiamo comunque ricevuto tutte le attenzioni e le accortezze.
Stessa cosa per quanto riguarda i pasti.
Veramente un bellissimo gruppo di lavoro.
Ringraziamo tutti, incluse le persone che anche a Venosa hanno soccorso mia zia tempestivamente.
Il loro intervento è stato fondamentale.
In queste situazioni bisogna sempre farsi forza, crederci ed affrontare tutto con estrema positività”.
Una testimonianza senza dubbio positiva.
Sulla scia di questa esperienza, tutti insieme dobbiamo cercare di “difendere” le nostre strutture e i nostri professionisti (in quanto primi fruitori) parlandone bene quando il lavoro viene svolto egregiamente.
E’ frequente e comune il pensiero che altrove ci sia qualcosa di “migliore”.
Invece, come dimostrano testimonianze quali quella appena raccontata, abbiamo già ottime strutture e professionisti “a casa nostra”.
Complimenti allo staff per il lavoro che meticolosamente ha svolto e auguri di buona guarigione alla sorridente zia Cristina.