“Non vogliamo criminalizzare nessuno, ma incentivare l’utilizzo della moneta elettronica.
Ho parlato di un patto con i cittadini onesti, vogliamo dire a tutti che essere onesti conviene”.
Così il premier Giuseppe Conte allo SpecialeTg1.
L’occasione è stata propizia per fare il punto della situazione sui pagamenti digitali.
Per rinsaldare l’idea a monte dell’esecutivo, il Premier ha ricordato che chi userà meno il contante si ritroverà un “superbonus”, il bonus della befana – che va da “200-250 euro, a crescere” – e anche la possibilità di partecipare ad un concorso a premi, una “lotteria con 50 milioni.
Sulle coperture della Manovra, il Primo ministro ha aggiunto elementi di maggior dettaglio:
“I tecnici del Mef e i tecnici della Ragioneria generale dello Stato sono dei cerberi, si parla della flessibilità dell’Unione europea ma loro sono meno flessibili.
E’ sicuramente una prima riforma strutturale e i 23 miliardi, per la clausola di salvaguardia dell’Iva, si sarebbero tradotti in pressione fiscale su consumi e invece è stata sterilizzata.
Ma non è solo questo, siamo riusciti a trovare ulteriori risorse: 17 miliardi aggiuntivi nel prossimo triennio e poi il taglio del cuneo fiscale e tante altre misure per questo dico che è una manovra espansiva”.
Nessun dietrofront sul Fisco, per Conte:
“E’ giusto prevedere pene detentive nei casi più gravi.
Su questo tutte le forze politiche sono d’accordo.
Non abbiamo ancora completato questo tassello, ci stiamo lavorando”.
Sulla stessa linea l’intervenuto del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, il quale ha spiegato che:
“con questa manovra l’Italia è più sicura, più giusta e più forte in Europa.
I conti sono in ordine e si investe per la crescita e per il lavoro.
noi non facciamo e non faremo condoni ma facciamo sul serio nel contrasto all’evasione fiscale.
E vogliamo anche farlo modernizzando il modo in cui si effettuano i pagamenti in Italia.
Noi usiamo troppo il contante e tropo poco i mezzi digitali di pagamento, intendiamo lanciare un grande piano per incentivare i sistemi elettronici di pagamento”.
Sul blocco dell’aumento dell’Iva sono molto soddisfatto era una sfida difficile, dovevamo evitare l’aumento dell’Iva per 23 miliardi, le risorse erano limitate.
Penso che le utilizziamo al meglio e diamo un grande segnale di speranza per il futuro”.