Matera 2019 Capitale Europea della Cultura, un evento dalla portata mondiale, che ha fatto balzare Matera e tutto il sud Italia agli onori delle cronache.
Nelle intenzioni dei promotori delle Capitali Europee della Cultura si legge la volontà, con l’istituzione di esse, di contribuire al riavvicinamento dei popoli europei e, contemporaneamente, offrire un’opportunità al fine di valorizzare la ricchezza, la diversità delle culture e i loro tratti comuni, migliorare la conoscenza che i cittadini hanno gli uni degli altri, favorire la presa di coscienza dell’appartenenza ad una medesima comunità.
In linea con questi obiettivi, la cittadina Bradanica risponde all’appuntamento con la storia con una due giorni, 15 e 16 Giugno cogliendo l’opportunità di far conoscere tutte le sue peculiarità in tema di turismo, accoglienza, folklore e soprattutto cultura.
Palazzo è in fermento e tutti gli artisti del posto sono intenti a completare i percorsi che renderanno Palazzo protagonista di questo importante evento.
La partecipazione al progetto “Matera 2019 Open future” punterà i riflettori sui festeggiamenti del paese della “marescallia” cara a Manfredi, non solo nei giorni 15 e 16 Giugno ma già dai giorni 12 e 13, coincidenti con i festeggiamenti del Santo Patrono, Sant’Antonio da Padova, già di per sé richiamo forte di emigranti palazzesi che da tutte le parti d’Italia e del mondo ritornano alla natia terra.
Palazzo S.G. è uno dei comuni lucani, così come hanno indicato gli ideatori, che partecipa ad un percorso collettivo verso la migliore Capitale Europea della Cultura possibile.
L’evento ha per titolo Palazzo San Gervasio: Viaggio tra storie e visioni.
Coprodotto dal Comune di Palazzo San Gervasio e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 nell’ambito del progetto di Matera 2019 “Capitale per un giorno”.
L’inaugurazione si terrà il giorno 15 Giugno presso la Casa Comunale, cui seguirà un altro importante evento nazionale: l’accoglienza dei Borghi della Lettura Biblioteca JMA.
La Biblioteca Joseph and Mary Agostine è il primo comune lucano inserito tra i borghi della lettura.
Il palinsesto, nutritissimo, prevede numerosissimi eventi che spaziano dalla drammatizzazione e della rievocazione storica, alle esibizioni di natura musicale, gastronomia, artistica e di folklore.
Non mancheranno simposi e workshop.
Gli organizzatori che in questi giorni non si risparmiano per la buona riuscita dell’evento, auspicano che il macro-evento possa ricevere una ricaduta in termini culturali, sociali ed economici che si dipanino non solo nell’immediato ma su un orizzonte di media e lunga durata.
Un treno, quello culturale, di promozione turistica e perché no anche economica, imperdibile per puntare a rigenerare un luogo, a modificarne l’immagine e farla conoscere meglio.
Un evento che palesa una vena artistica della comunità e la sua libera espressione, la volontaria e consapevole conservazione della tradizione e del folklore e della storia di questi luoghi.
Potrebbe essere questa l’occasione per la creazione di un indotto di natura culturale, la spinta alla ripresa di una vocazione mai sopita dei palazzesi a rendere materiale il patrimonio intangibile ed a creare nuove risorse.