Palazzo san Gervasio: “la villa più importante della Basilicata” torna al suo splendore grazie ai giovani lucani! L’evento

Segnala Angela Lamanna “l’inaugurazione a Palazzo San Gervasio della II edizione della rassegna di arte e spettacolo de la ‘Villa delle Arti‘ che si sta tenendo in quel che un tempo era il Parco della Tenuta d’Errico.

Erano presenti la consigliera Dina Sileo, delegata alle attività di promozione culturale e alla cooperazione internazionale della regione Basilicata, il consigliere provinciale Giovanni Barbuzzi, il sindaco Michele Mastro, l’assessore alla cultura Luca Festino ed il responsabile del progetto, Nicola Giannizzari.

Scopo di tale evento è quello di coniugare il recupero artistico-sociale e culturale di una villa comunale periferica.

Il tutto nasce da un’idea progettuale di Nicola Giannizzari e Nicola Palumbo che hanno messo su un palinsesto ove artisti, di varie provenienza, possano vivere la propria arte in un ambiente artistico di elisabettiana memoria.

Il progetto è stato da subito supportato dall’amm.ne comunale e dalle istituzioni culturali del paese e vanta la collaborazione del Festival ‘AppArtengo’ di Stigliano (MT).

Gli artisti dei due eventi potranno apprendere e confrontarsi ed insieme dar vita a murales ed installazioni.

Si attiveranno laboratori cine- teatrali con la Compagnia Teatrale Casa28, costola della Pro-Loco di Palazzo San Gervasio che a breve aprirà un casting per attori, aiuto-regista e maestranze, finalizzato alla lavorazione del lungometraggio ‘Quaderni di Storia’, docufilm sulla storia di Palazzo.

Partirà un laboratorio di teatro destinato a bambini e ragazzi da parte del collettivo spinazzolese, si terranno incontri con gli autori: Giuseppe Lupo finalista del premio Strega e di Gero Grasso autore del libro ‘Aldo Moro’.

Il sindaco Mastro dopo aver salutato con entusiasmo l’evento si è detto felice della presenza della consigliera Dina Sileo e della condivisione di questo progetto dalla triplice valenza:

  • fucina di idee e progetti,
  • valorizzazione della Villa d’Errico,
  • contest artistico e culturale.

Ha inoltro sottolineato quanto un evento del genere faccia bene al paese.

Si è poi detto disponibile a supportare il recupero di quella che un tempo era forse la villa più importante della Basilicata e portare l’evento a conoscenza dell’Unione dei comuni di cui ne è presidente”.

Ha asserito Festino:

“Per me è un onore ospitare la consigliera Sileo a cui va riconosciuta la capacità di ben rappresentare la cultura entro e fuori la Basilicata.

Può essere questo l’occasione per tutti di ricucire le trame della cultura lucana che ha ancora tanto da dare.

È importante interconnettere, nel rispetto di ciascuna identità, non solo i talenti ma anche le istituzioni per partecipare ad un nuovo processo culturale.

Ritengo che in un momento in cui le priorità sembrano altre e l’arte pare lontana dai pensieri dei cittadini, assume ancora più valore, l’impegno dei giovani che stanno operando con grande impegno, profondendo amore verso la nostra terra ed appassionandosi ed appassionando a tutte le forme artistiche”.

Ha dichiarato la consigliera Sileo:

“I giovani lucani che ancora credono in questa terra sono per noi motivo di orgoglio e questo mi anima ancor più negli incontri che sto tenendo in giro per la Basilicata dopo aver ricevuto la delega dal Governatore Bardi.

Mi rendo conto che sin ora la cultura era ritenuta una forma di animazione del territorio da finanziare di volta in volta.

Da oggi ritengo doveroso che le istituzioni debbano avere un ruolo di primissimo piano e l’organizzazione del territorio non deve essere fatta in maniera autonoma come è stata fatta sinora, anche se va riconosciuto l’impegno alle associazioni che hanno sempre operato evitando situazioni di vuoto che altrimenti avremmo avuto in tutto il territorio.

È d’uopo l’imperativo: mettere a sistema tutto quanto.

Vale a dire che la promozione deve essere sostenuta da azioni innovative, smart, di prossimità e soprattutto identitarie e valorizzanti.

Dovremmo guardare l’utenza turistica anche in maniera olistica.

Caratterizzare maggiormente l’accoglienza ed il territorio, convertendo l’informazione in promozione e commercializzazione delle risorse storiche, artistiche, culturali e naturalistiche, superando logiche territoriali, amministrative o di prodotto.

Gli agenti di sviluppo dovranno avere la consapevolezza di far parte di un sistema, pur presentando inconfondibili identità.

Devono interagire tra di loro e con l’ambiente esterno, reagire ed evolversi con una propria personalità.

Questo progetto, ‘Villa delle Arti’ così giovane ma così interessante trovo che sia un progetto ambizioso che propone, attraverso la riqualificazione urbana di uno spazio comune, la realizzazione di laboratori culturali contemporanei e può rappresentare senz’altro un ottimo punto di partenza.

Una vocazione antica, quella della Basilicata turistica che ha tutti i numeri per diventare grande.

Tuttavia non va trascurata la parte multimediale, tipica di queste giovani generazioni che saprà prestare l’arte alla crossmedialità per renderla fruibile a tutte le latitudini”.