Dopo una lunghissima diatriba che ha visto coinvolti il Comitato Laghi di Monticchio 2019, il partito politico di Forza Italia e il Consiglio Regionale di Basilicata, sembra essere finalmente giunta ad una svolta positiva l’annosa questione che riguarda una vasta area di territori del Vulture-Melfese.
É stato infatti approvato il disegno di legge per il “Parco del Vulture”.
La seconda Commissione consiliare (Bilancio e Programmazione), presieduta da Giannino Romaniello (Gm), ha espresso parere favorevole a maggioranza sulla prima variazione di bilancio di previsione 2017 dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica di Potenza.
Sul provvedimento, che passa ora all’esame dell’Aula per la definitiva approvazione, hanno votato a favore Giuzio e Miranda Castelgrande (Pd) e Bradascio (Ppi), mentre si è astenuto il presidente Romaniello (Gm).
In merito sono stati auditi il direttore Vincenzo Pignatelli e il funzionario Sebastiano Di Giacomo.
Come hanno precisato:
“Si tratta di una variazione di tipo tecnico in quanto dopo l’approvazione del consuntivo sono stati accertati i residui attivi e quelli passivi che dovevano essere inseriti nel bilancio 2017. Una volta accertato l’avanzo di amministrazione, che ammonta a 9 milioni 926 mila euro, bisognava indicare la modalità di impiego che sarà possibile solo dopo l’effettiva monetizzazione. Per quanto riguarda le uscite le più rilevanti voci riguardano l’acquisto di attrezzature di software e di rete.
Via libera all’unanimità dei presenti anche al disegno di legge “Istituzione del Parco naturale regionale del Vulture e relativo ente di gestione” che arriverà in Aula dopo essere stato esaminato anche dalla prima Commissione.
L’area del Parco naturale regionale del Vulture, in base a quanto previsto, comprende i territori dei Comuni di Atella, Barile, Ginestra, Melfi, Rapolla, Rionero in Vulture, Ripacandida, Ruvo del Monte, San Fele.
Previsti diversi livelli di tutela:
- nel livello 1 sono compresi territori di elevato interesse naturalistico e paesaggistico con insistente o limitato grado di antropizzazione,
- il livello di tutela 2 include territori di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e culturale con limitato grado di antropizzazione, a tale livello di tutela sono sottoposte le aree che non rientrano nei livelli di tutela 1 e 3;
- il livello di tutela 3 racchiude territori di rilevante valore paesaggistico, storico e culturale con elevato grado di antropizzazione, a tale livello sono sottoposti gli ambiti urbani, periurbani ed extraurbani produttivi, individuati nei regolamenti urbanistici vigenti.”