Novità in campo previdenziale per il 2020, con la legge di Bilancio.
Il progetto riguarda in particolare l’istituzione di un fondo di previdenza complementare pubblico presso l’Inps.
La conferma è arrivata dal presidente dell’Istituto, Pasquale Tridico, intervistato in un Forum ANSA.
“I fondi di previdenza complementare hanno una scarsa adesione, hanno un’adesione ciclica, permettono a chi è già ricco di avere forme complementari ulteriori e allocano la maggior parte dei fondi all’estero, con investimenti in altri Paesi.
Il ministero ci ha chiesto una valutazione sulla possibile nuova riforma e stiamo pensando alla creazione di un fondo complementare pubblico.
Sarebbe con adesione volontaria e gestito dall’Istituto.
Chiunque si potrebbe iscrivere e si potrebbe studiare una defiscalizzazione per le persone più svantaggiate.
La sfida dell’Inps dovrà dunque essere quella di aumentare il numero delle adesioni attraverso la costituzione di una valida alternativa ai fondi privati, ma anche quella di aumentare gli investimenti diretti nel nostro Paese”.
Il fine, avere una pensione di garanzia attraverso i contributi versati nei due fondi (anche quello obbligatorio) per coprire gli eventuali buchi contributivi.
Previsto, secondo le prime voci, anche un coinvolgimento di Cdp (Cassa depositi e Prestiti).
Al momento sono iscritte ai fondi di previdenza complementare 7,9 milioni di persone in 398 fondi.
Nel 2018 i fondi pensione gestivano risorse per un totale di 167,1 miliardi, pari al 9,5% del Pil molti dei quali investiti all’estero.