Pubblichiamo di seguito la nota del Movimento 5 Stelle di Venosa che si sofferma sull’attuale situazione all’interno della maggioranza del consiglio comunale.
“Il comunicato stampa uscito ieri a firma del nuovo responsabile pro tempore di Nuova Venosa, oltre a evidenziare e confermare la confusione che regna sovrana all’interno della maggioranza ancora lontana da una soluzione della crisi di maggioranza apertasi alcuni mesi or sono, dimostra che all’interno del gruppo di Nuova Venosa, oggi rappresentato in consiglio comunale da 3 consiglieri con posizioni contrastanti, si è persa la bussola.
Così mentre Nuova Venosa oggi si trova ad essere rappresentata in consiglio comunale da tre consiglieri di cui uno in maggioranza, uno che dice di essere di opposizione, ed il Presidente del Consiglio che afferma la sua terzietà, qualcuno farnetica su presunti accordi tra Movimento 5 Stelle e PD venosino.
Dopo essere stati sedotti ed abbandonati dal Sindaco di Venosa, gli scissionisti di Nuova Venosa non sanno proprio cosa inventarsi e invece di lavorare per la comunità venosina inventano complotti che hanno del ridicolo.
Al dott. Caldarulo suggeriamo di rispolverare il regolamento consiliare e di prendere atto del fatto che Nuova Venosa, non avendo più un gruppo consiliare all’interno del consiglio comunale, non ha diritto ad essere rappresentata all’interno delle commissioni consiliari. Ma vi è di più. Dobbiamo ricordare all’esponente di Nuova Venosa che la Presidenza delle commissioni per prassi, nei Comuni dove vige un minimo di senso civico e di rispetto della democrazia, va solitamente riconosciuta ai membri dell’opposizione proprio per garantire quella funzione di controllo che spetta a tali soggetti.
Quindi la nomina del consigliere del M5S – Arturo Raffaele Covella – quale Presidente della III commissione consiliare rientra proprio in quest’ottica di rispetto del ruolo delle opposizioni e di riconoscimento delle funzioni di controllo di queste. Capiamo bene che vi sono soggetti politici che hanno difficoltà a comprendere le regole della politica e ad accettare che la democrazia significa confronto e soprattutto accettazione della presenza anche di una opposizione con compiti di verifica e di controllo, ma per questa mancanza di cultura politica non possiamo propria farci nulla. Nuova Venosa deve farsene una ragione e capire che il Movimento 5 Stelle rappresenta l’unica reale e concreta opposizione all’interno del comune di Venosa, una opposizione dura e ferma quando occorre, ma allo stesso tempo propositiva e costruttiva quando si deve agire per il bene della città. A chi diserta da mesi sistematicamente le commissioni, i consigli comunali (e ancor prima disertava le Giunte nonostante fosse assessore) e si limita a lanciare spot elettorali sui giornali senza lavorare concretamente nelle istituzioni, rispondiamo semplicemente che siamo ben lieti di avere un altro stile e una diversa concezione della politica.
A Nuova Venosa suggeriamo innanzitutto di chiarirsi e di chiarire la situazione interna anche perché i cittadini vorrebbero comprendere le ragioni di tanta litigiosità che ha portato ad una vera e propria lotta nel gruppo che oggi risulta lacerato. Invece di continuare a perdere tempo a parlare degli altri e a farneticare su inesistenti accordi, Nuova Venosa dovrebbe dare conto del pasticci combinati sino ad oggi in seno alla maggioranza di governo e dello squallido teatrino messo in piedi in questo mese dai suoi rappresentanti in consiglio.
Intanto lunedì si è tenuto il solito consiglio comunale caratterizzato dall’assenza proprio degli consiglieri che furono di Nuova Venosa, consiglieri che non brillano certo per partecipazione alla vita democratica comunale.
Consiglio durante il quale ancora una volta il PD ha fatto di tutto per non approvare il regolamento sul baratto amministrativo, nonostante la mozione promossa dal M5S e votata all’unanimità dal consiglio comunale più di un anno fa. Una mozione che avrebbe portato ricadute positive per i cittadini, ma che purtroppo non è tra le priorità della maggioranza.
Anche sul regolamento streaming il PD si è mostrato pronto a rinviare con scuse assurde l’approvazione. Un rinvio legato alla paura di ampliare la partecipazione dei cittadini alla vita politica venosina”.