Oggi, Sabato 12 Gennaio, a Lavello, l’assessore regionale alle Politiche di Sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, Roberto Cifarelli, intervenendo (nell’aula Magna Jacoviello dell’istituto di istruzione superiore “Solimene”) alla “Giornata dell’Educazione finanziaria”, ha annunciato:
“Abbiamo intenzione, nella prossima legislatura e a cominciare da Settembre, di utilizzare le risorse del Fondo sociale europeo per aggiungere nella nostra scuola tre materie extracurriculari, che in un certo senso vengono già studiate, ma in maniera non indipendente e all’interno di altre discipline.
La prima materia è l’educazione ambientale; c’è poi il tema degli stili di vita, che sono fondamentali non solo per stare bene fisicamente, ma anche nell’ottica di un risparmio dal punto di vista sanitario; e c’è quindi un terzo punto: quello della cultura del lavoro e d’impresa.
Oggi già esiste l’alternanza scuola-lavoro, ma dal mio punto di vista non è sufficiente, se non ci sono alcune basi per comprendere ad esempio cosa è l’impresa.
Uno dei nostri limiti, in Basilicata, resta la capacità di rischiare e di mettersi in gioco, perché abbiamo un retroterra culturale che ci insegna che se un giovane che apre una qualsiasi attività dovesse fallire, si porterebbe dietro per sempre un’etichetta negativa.
Non deve essere così. Non è così, ad esempio, negli Stati Uniti, dove il fallimento economico viene visto come una tappa quasi necessaria per poter crescere.
Il motivo? Per intraprendere un’attività bisogna avere coraggio, rischiare, osare.
Si può anche fallire, ma allo stesso tempo ci si può rialzare.
L’incontro di oggi mi dà un ulteriore spunto: per la nostra scuola si potrebbe pensare anche ad una materia come l’educazione finanziaria, per spiegare ai ragazzi, ad esempio, cosa è il risparmio, cosa è un consumo consapevole e per aiutarli a diventare, se non imprenditori o classe dirigente, sicuramente buoni cittadini.
L’iniziativa di oggi si inserisce nella dinamica di una scuola che cambia molto velocemente: il tema dell’educazione finanziaria, anche se non in questi termini, già esiste nella legge cosiddetta ‘Buona scuola’ voluta dall’allora premier Renzi.
Tutti noi, sin dall’infanzia, veniamo a contatto con il denaro e proprio per questo abbiamo necessità di una maggiore educazione al risparmio e al consumo consapevole.
È giusto che la scuola, in tal senso, faccia passi in avanti.
Un tempo, nell’immediato dopoguerra, l’esigenza del Paese era quella di uscire dall’analfabetismo, oggi, invece, con un mondo che gira molto più velocemente, c’è la necessità di andare al passo con l’innovazione e quindi di una scuola molto più completa, che costruisca competenze affinché nel mondo del futuro si possa essere all’altezza”.
La Dirigente del “Solimene”, Anna Dell’Aquila, nel suo intervento ha ringraziato l’assessore Cifarelli per il ruolo fondamentale che ha avuto nell’istituzione, a Lavello, di una sezione di liceo scientifico.
Ha detto in merito l’esponente dell’esecutivo regionale:
“Lavello oggi è al pari di altre città del territorio.
Certo, il dimensionamento scolastico è ancora da rivedere complessivamente dal punto di vista dell’organizzazione scolastica e dell’offerta per il nostro territorio.
Ma intanto abbiamo posto rimedio ad una ingiustizia che da 30 anni vedeva Lavello discriminata rispetto a Venosa, Melfi, Rionero.
Abbiamo fatto solo il nostro dovere, anche se con non poche difficoltà e con la spinta dell’amministrazione comunale e del dirigente scolastico del Solimene”.