Il vice presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vincenzo Baldassarre (Idea) annuncia:
“Il grande cambiamento che tutti i lucani si aspettavano dal nuovo governo della Regione Basilicata e dalla nuova stagione politica che si è aperta con la vittoria del centrodestra, si sta pian piano manifestando.
Alla guida del presidente Bardi, cosi come è stato reso noto ieri nel corso del Consiglio regionale straordinario sugli accordi con le compagnie petrolifere, la Regione Basilicata ha incassato una prima grande vittoria, ridiscutendo con la Total gli accordi blindati stabiliti nel 2006, e riuscendo ad ottenere per la Basilicata circa 1 miliardo di euro, in venti anni, di compensazioni ambientali, oltre a quello che sarà il gettito delle royalties.
Ora ci aspetta di portare a casa la partita più importante: quella con l’Eni, chiudendo anche con la compagnia di Stato un accordo che favorisca non soltanto compensazioni ambientali che devono essere notevolmente superiori rispetto al passato, ma anche accordi relativi a politiche di sviluppo e sostegno all’occupazione locale.
Per quanto attiene alla compensazione ambientale vorrei ricordare che nel corso di questi venti anni di attività estrattiva, l’Eni si è resa responsabile di alcuni episodi abbastanza gravi: uno tra tutti, lo sversamento di oltre 400 tonnellate di olio greggio, nel centro Cova di Viggiano.
Per tale motivo la richiesta di rimodulazione al rialzo delle compensazioni ambientali, dovrebbe ricercarsi più nel buon senso e nella ragionevolezza da parte di tutti i soggetti interessati, compresa la stessa Eni, che deve vedere la Basilicata come un’opportunità di sviluppo, piuttosto che una terra solo da sfruttare, più che nel fare cassa da parte della Regione.
Le compagnie petrolifere, come rimarcato dal presidente Bardi non devono più guardare alla nostra terra come un mero oggetto per fare affari e monetizzare, ma devono essere attori protagonisti del rilancio, del progresso e dello sviluppo della Basilicata.
In ultimo, mi preme sottolineare l’importanza di chiamare al tavolo dello sviluppo sostenibile, che avrà un portafoglio di 250 milioni di euro, anche i Sindaci, le rappresentanze sindacali, gli enti datoriali e le associazioni ambientaliste, per consentire a tutti di dare il proprio prezioso contributo per il futuro della Basilicata e dei lucani.
Chi finora ha accettato tutto quello che è successo in Basilicata, per quanto attiene quella che possiamo definire ‘l’industria petrolifera’ lo ha fatto per uno di due motivi: o è stato sciocco o è stato complice di un sistema che non ha funzionato nel migliore dei modi, producendo risultati oggettivamente negativi sotto ogni punto di vista.
Un’altra Basilicata stiamo provando a costruire: una regione virtuosa, ricca, pulita e che possa davvero sfruttare le sue ricchezze per creare sviluppo e benessere diffuso”.