A distanza di pochi giorni dalla messa in onda dell’ultimo servizio in Basilicata, “Pinuccio”, il noto inviato di Striscia la Notizia (conosciuto nella nostra regione per l’ormai acclarato caso del Centro Oli di Viggiano) è tornato in Basilicata per indagare sul fiume Cavone.
Come fa sapere Striscia:
“Pinuccio oggi si trova in Basilicata, sulle sponde del fiume Cavone, tra i comuni di Montalbano e Pisticci, perché da qualche giorno c’è una strana sostanza che dalla terra si riversa nelle acque.
Le macchie riscontrate dal nostro inviato si incontrano lungo tutto il tragitto che segue il fiume e persino in un suo affluente.
Già un paio di anni fa erano state fatte delle analisi dalle quali erano emersi i nomi di sostanze che non dovrebbero trovarsi in un corso d’acqua.
Da dove arrivano? Cerchiamo di scoprirlo”.
Infatti, nel servizio andato in onda ieri sera, “Pinuccio” ha così introdotto l’argomento dal Fiume Cavone:
“Carissimi amici siamo in Basilicata, precisamente tra Pisticci e Montalbano sul fiume Cavone, e abbiamo scoperto che da qualche giorno dalla terra, dentro il fiume sta finendo questa cosa colorata strana marrone, che cosa sarà?
Puzza pure, è strano il fatto.
Siccome alle mie spalle ci sono i pozzi di tutta l’attività petrolifera della Basilicata, noi ci poniamo delle domande. Che cosa sarà questo liquido che sta finendo dentro al fiume?
Durante tutto il tragitto del fiume Cavone abbiamo notato queste macchie e, qualche giorno fa, a monte, c’era una situazione molto simile”.
Nel servizio partono una serie di immagini che, spiega l’inviato:
“sono state girate in alcuni Boschi a monte del fiume Salandrella e, come vedete, ci sono delle macchie strane.
Il fiume Salandrella poi sfocia nel fiume Cavone.
L’associazione “Cova contro”, proprio su questo fiume (però non qui, un po’ più a monte) un paio di anni fa aveva fatto delle analisi.
Avevano trovato idrocarburi, metalli pesanti e tante altre cose che non dovrebbero esserci.
E sia le amministrazioni che gli enti preposti, non hanno mai dato una risposta a queste analisi”.
Pinuccio ha poi intervistato il Dott. Gian Paolo Farina (Associazione “Cova Contro”) il quale ha affermato:
“In quella circostanza, ci fu evidenziato dai cittadini del luogo la stessa presenza anomala di un’acqua rossastra.
All’epoca ci fu un interessamento di alcuni enti preposti ai controlli.
Adesso, saranno trascorsi due o tre anni, e non abbiamo saputo più niente dei loro risultati.
I nostri erano anomali per cui si sarebbe dovuta prendere qualche precauzione e iniziativa, anche perché questo fiume si riversa nello Ionio.
Tra poco inizia la stagione turistica e ci si dovrebbe muovere con prontezza e urgenza.
In questo fiume, che abbiamo detto è 50 km, persistono delle situazioni di impianti petroliferi che servono per il trattamento dell’olio e del gas, ci sono delle discariche di rifiuti, sia abusivi che no”.
Ha poi ironizzato Pinuccio guardando il fiume:
“Sabino, però i colori, questo pastello, è bello, sembra un quadro famoso.
L’odore è un poco strano però.
Visto che il fenomeno continua, le analisi le facciamo noi”.
Infatti, come specifica l’inviato:
“L’associazione “Cova Contro” ci ha aiutato a fare dei campionamenti e a breve avremo i risultati delle analisi.
Vi faremo sapere sperando che tutto questo sia normale, che sia opera della Natura questo “Maquillage” e non dell’uomo”.
Cosa ne pensate? Avete visto il servizio?