Il mondo, ieri sera, si è fermato per il Pontefice.
9 milioni di spettatori solo su Rai 1, cui si aggiungono i 3,5 milioni di italiani su Canale 5, alle ore 18:00, hanno pregato sul sagrato della Basilica di San Pietro di Roma, insieme a Papa Francesco.
In una Piazza San Pietro deserta, per la benedizione “Urbi et Orbi”, questa la supplica rivolta a Dio:
“Ci chiami a cogliere questo tempo di prova come un tempo di scelta.
Non è il tempo del tuo giudizio, ma del nostro giudizio: il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è.
È il tempo di reimpostare la rotta della vita verso di Te, Signore, e verso gli altri.
Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città prosegue – si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi.
Ci siamo ritrovati impauriti e smarriti.
Con la tempesta, è caduto il trucco di quegli stereotipi con cui mascheravamo i nostri ego sempre preoccupati della propria immagine; ed è rimasta scoperta, ancora una volta, quella (benedetta) appartenenza comune alla quale non possiamo sottrarci: l’appartenenza come fratelli.
Avidi di guadagno, ci siamo lasciati assorbire dalle cose e frastornare dalla fretta.
Non ci siamo fermati davanti ai tuoi richiami, non ci siamo ridestati di fronte a guerre e ingiustizie planetarie, non abbiamo ascoltato il grido dei poveri, e del nostro pianeta gravemente malato.
Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato.
Ti imploriamo: Svegliati Signore!
Non lasciarci in balia della tempesta.
Da questo colonnato che abbraccia Roma e il mondo scenda su di voi, come un abbraccio consolante, la benedizione di Dio.
Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori.
Ci chiedi di non avere paura.
Ma la nostra fede è debole e siamo timorosi”.
Ecco le immagini.