Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa della UIL sui tassi di occupazione e disoccupazione in Basilicata.
Secondo il sindacato:
“Il quadro della situazione che emerge dal rapporto Istat è chiaro: nonostante a Luglio si registri un contenuto calo del numero di occupati e una stabilità del tasso di occupazione, la forte crescita registrata nei precedenti cinque mesi ha determinato un saldo rispetto a Gennaio 2021 di 550 mila occupati in più; in particolare i dipendenti a termine sono cresciuti di oltre 300 mila unità.
Il tasso di occupazione è più alto di 1,6 punti percentuali.
Tuttavia non si è ancora tornati ai livelli pre-pandemia (Febbraio 2020): il numero di occupati è inferiore di oltre 260 mila unità, il tasso di occupazione e quello di disoccupazione rimangono più bassi, mentre il tasso di inattività è superiore di 0,7 punti.
La diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-1,2% rispetto a Giugno, pari a -29mila unità) si concentra prevalentemente tra gli uomini e i giovani di 15-24 anni.
Il tasso di disoccupazione scende al 9,3% (-0,1 punti) e tra i giovani al 27,7% (-1,6 punti).
Tra Giugno e Luglio cresce il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,2%, pari a +28mila unità); l’aumento coinvolge i soli uomini e tutte le classi d’età ad eccezione dei 25-34enni.
Il tasso di inattività sale al 35,5% (+0,1 punti)”.
Afferma in proposito il segretario regionale della Uil Basilicata Vincenzo Tortorelli riferendo che la segreteria regionale Uil, nella prima riunione dopo la pausa estiva, ha deciso di intensificare l’attività innanzitutto sul tema lavoro che ‘è la priorità delle priorità dell’autunno alle porte’:
“Non è certo qualche migliaia di assunzioni di questa estate, quasi completamente con contratti stagionali e a tempo determinato, per lo più nelle attività del turismo e servizi e in agricoltura, ad invertire la tendenza negativa dell’occupazione.
L’Istat registra di fatto nel mese di Luglio, rispetto al mese precedente, una diminuzione nel numero di occupati e di disoccupati ma, elemento sempre più preoccupante, una crescita in quello degli inattivi e tra questi dei giovani che non cercano lavoro.
Dunque qualche spiraglio di luce si riaccende nel mondo del lavoro, ma molte situazioni di crisi aperte e l’imminente venire meno della seconda tranche del blocco dei licenziamenti, non ci permettono di tirare ancora un respiro di sollievo.
Rispetto al dato di Luglio di un anno fa, risalgono i contratti a termine con percentuali di gran lunga maggiori a quelle dei contratti a tempo indeterminato e si assiste ad un aumento dell’occupazione giovanile abbastanza sostenuta con una riduzione del corrispondente tasso di disoccupazione che scende al 27,7% dopo 14 lunghi mesi in cui aveva raggiunto picchi anche prossimi al 33%.
Siamo oggi nel pieno dell’elaborazione di importanti riforme sia sul versante delle politiche passive che attive e serve il contributivo di tutti e, soprattutto, la responsabilità della politica, a far sì che tutti siano messi nelle condizioni di poter accedere a strumenti di protezione sociale congrui in durata e ammontare economico.
Contemporaneamente si deve lavorare per i disoccupati e gli inattivi, mettendo a loro disposizione un sistema efficiente e veloce in grado di prepararli e re-includerli nel mercato del lavoro.
Ci aspettano mesi importanti di impegno per rimettere in moto ciò che da tempo si è fermato, ridando dignità e qualità al lavoro”.