Le opposizioni unite, ad esclusione di Azione, hanno annunciato che presenteranno una mozione di sfiducia contro il ministro della Giustizia Carlo Nordio, “in merito alla gravissima vicenda della liberazione e del rimpatrio con volo di Stato del torturatore libico Almasri“, si legge nella nota congiunta a firma Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Italia Viva e Più Europa.
La mozione arriva a meno di una settimana dall’informativa in Parlamento da parte di Nordio e Piantedosi sul caso del generale libico accusato di torture rilasciato e rimpatriato nonostante la pendenza del mandato d’arresto della Corte internazionale, come riporta today.
Proprio a quest’ultima, nelle scorse ore il ministero della Giustizia ha chiesto informalmente di avviare delle consultazioni per una comune riflessione sulle criticità che hanno riguardato la vicenda.
L’obiettivo sarebbe quello di scongiurare situazioni simili e migliorare la collaborazione futura.
Una mossa definita da Angelo Bonelli “un’operazione di propaganda e mistificazione” dopo “l’attacco vergognoso” scagliato contro la stessa Cpi. “Nordio e Meloni – continua Bonelli – si assumano le loro responsabilità: hanno gestito il caso Almasri in modo scandaloso, hanno screditato le istituzioni internazionali e ora cercano di ripulirsi l’immagine con un tardivo tentativo di dialogo”.
Per il leader di Azione, unico partito d’opposizione che non parteciperà alla mozione, “si tratta di iniziative controproducenti”.
“Non è possibile che l’unica via per fare opposizione sia passare da una mozione di sfiducia all’altra.
Ieri Santanchè oggi Nordio. Tutte peraltro completamente inutili.
Neanche una mozione individuale è passata negli ultimi trent’anni, l’ultima – sottolinea – è quella a Mancuso nel ’95”.
“L’economia è ferma, l’energia è ai massimi, gli investimenti non ci sono e i dazi rischiano di dare il colpo di grazia ad aziende e lavoratori. Occupiamoci di questo.
Abbiamo presentato un piano su investimenti ed energia. Chiediamo alle altre opposizioni di discuterlo e presentarlo”.
